Lo sfogo di Gloria Capitano, titolare del Babar di Crema, dopo aver letto le direttive per la riapertura: “Lo sintetizzo: tu gestore hai chiuso da quasi tre mesi credendo di essere un bar, e riapri che sei invece diventato un reparto ospedaliero per il coronavirus (ovviamente a tue spese). Riassunto fatto.”
Titolare del Babar, gettonato ristodiscobar di Crema, capitale del Granducato del Tortello in provincia di Cremona, terra violentata da quel bastardo del virus, Gloria Capitano è anche soprannominata la Signora della Movida Notturna Padana e … come tanti suoi colleghi non sa come, se e quando riuscirà a riaprire la sua location.
Ho letto il protocollo delle direttive da seguire quando i bar potranno riaprire.
Lo sintetizzo: tu gestore hai chiuso da quasi tre mesi credendo di essere un bar, e riapri che sei invece diventato un reparto ospedaliero per il coronavirus (ovviamente a tue spese). Riassunto fatto.
Punto.
Lo so che non si può risolvere tutto facendo solo i test sierologici, ma a queste condizioni non verrà nessuno nei locali riaperti e adattati all’emergenza sanitaria. Io la soluzione non l’ho, se non quella di proporre i miei prodotti da consumare tranquillamente a casa, ed a quello sto già pensando. Cosa altro fare ora, come ora non saprei, anche perché nessuno mi ha contattato, ne le varie associazioni, ne miei colleghi, mi sento in un limbo da cui non vedo via d’uscita
Ma tutte le varie associazioni, che a quanto pare servono solo per farsi pagare la quota di iscrizione, dove sono? Ho il vuoto intorno, nessuno mi ha interpellato, nessuno mi ha chiesto se avessi bisogno di aiuto, di delucidazioni… mi sento completamente impotente.
Così postò sulla sua pagina Facebook Gloria Capitano, imprenditrice nel settore bar – ristorazione, in crisi economica causa il maledetto Covid-19
Stefano Mauri