Una parola d’ordine che attraverso il passaparola possa arrivare a conoscenza delle donne e che possa essere accolta come richiesta di aiuto: la proposta di Epikurea per aiutare le vittime di violenza domestica. A partire da oggi, in piena emergenza sanitaria
Come e a chi comunico la mia richiesta di aiuto, a chi lascio il mio messaggio se il mio telefono è controllato e le APP riconoscibili?
Noi di Epikurea Aps Piacenza abbiamo pensato, mutuando da esempi esteri, a una parola d’ordine che attraverso il passaparola possa arrivare a conoscenza delle donne e che possa essere accolta come richiesta di aiuto da ogni Associazione in Rete. Non solo! Ma anche in luoghi aperti al pubblico: in questo particolare momento abbiamo pensato a farmacie e supermercati, il tutto per aiutare le donne a mettersi in contatto con le Istituzioni preposte a ricevere la richiesta.
La proposta nasce in fase di emergenza sanitaria, ma vorremmo che fosse strutturata e ampliata anche in seguito: sappiamo che ha bisogno di tempo per diventare strumento a diffusione sociale e culturale. Cominciamo dalle Associazioni? Sarebbe importante farlo sin da ora. Si potrebbero ampliare le liste dei luoghi in cui questa parola d’ordine possa essere recepita come richiesta di aiuto da inoltrare a chi di competenza . Questo per aiutare le vittime, per dare loro maggiori possibilità di comunicazione e perché più utenze possibili, idealmente tutti, possano raccogliere questo messaggio in bottiglia! Un appello alle donne di non mollare ora e di aiutarsi reciprocamente!
La sensibilizzazione e il dialogo che volevamo aprire non ci sono stati. Né con la proposta espressa a Donne esponenti di tutti i partiti politici locali e nazionali ieri, nè con l’articolo di questi giorni.
Nessun commento, insulto, nessuna presa di posizione a riguardo, nessuna richiesta di confronto, né pareri senzienti o contrastanti; qualcuno sicuramente sgradevole tipo ” viva la f….”
Siamo stati Ignorati. Abbiamo sentito un silenzio che ci ha colpito. Ricordiamoci che silente ma in aumento è oggi la violenza domestica che colpisce tutte le parti deboli della famiglia: donne, genitori, anziani, bambini, portatori di handicap. Nessuna bottiglia con messaggio lanciata in mare potrà essere raccolta in altri modi con maggiori possibilità.