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Coronavirus, il vino dei Caleffi non lo ferma manco il terribile morbo

L'agricoltura e la viticoltura cremonesi ai tempi del Covid - 19

(continua dopo la pubblicità)

Dalle parti di Spineda, laddove la Bassa Cremonese e Casalasca si uniscono poeticamente, i fratelli, o meglio, la famiglia Caleffi fa vino in modo naturale, anzi ancestrale con la rifermentazione in bottiglia.

Sì … assolutamente, divinamente, artigianalmente a regola d’arte. Degustare per credere. La filosofia dei Caleffi infatti è quella di realizzare vini (Lambrusco Rosato , Rosso, Nero, Cabernet Sauvignon, Malvasia e Ancellotta) cremonesi di qualità, prodotti nel rispetto della natura.

In questi giorni di emergenza sanitaria da Coronavirus, da veri, appassionati agricoltori quali sono, beh Davide, Emanuele e i parenti non si sono fermati un attimo. Cosa stanno facendo? Glielo abbiamo chiesto al sempre disponibile Davide.

Ma è vero che state realizzando un altro vigneto?

Esattamente stiamo ultimando una superficie vitata di circa 1 ettaro e mezzo.

E che viti state impiantando?

Lambrusco Salamino, Viadanese e l’autoctono Fortana.

Come state vivendo questo particolare momento?

Fortunatamente la salute ci sta supportando quindi, coi dovuti accorgimenti lavoriamo sereni, pensiamo con ottimismo al domani. E … sì, imbottigliamo il vino ottenuto nella vendemmia 2019.

E siete attivi nella vendita online…

Esatto e pensa che il nostro Rosato è sbarcato, lo scorso gennaio, addirittura a Napoli. Fate i vostri ordini, state in casa e … i vini ve li portiamo noi.

Quando arriverà il tempo di ripartire cosa dovremmo fare…

Puntare sul Made in Italy che i prodotti italiani, tutti, gridiamolo senza timori, hanno un qualcosa in più di tutti gli altri. E l’agroalimentare italiano è un settore che può illuminare il mondo.

Stefano Mauri

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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