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CORONAVIRUS, LA PANDEMIA È UN ATTO DI TERRORISMO? IL VIDEO DA 3 MILIONI DI VISUALIZZAZIONI (IN 4 GIORNI)

Le teorie complottiste sul virus che sta terrorizzando il mondo

(continua dopo la pubblicità)

Sul web spopola la teoria complottista sul coronavirus di Massimo Mazzucco, l’autore di American Moon sul “finto” sbarco sulla Luna e dei documentari sul complotto sull’11 settembre. Il suo video su Youtube ha superato oltre 3 milioni di visualizzazioni in appena quattro giorni. Ecco di cosa si tratta

 

di Rino Casazza

Un lungo e argomentato video disponibile su youtube ci offre lo spunto per tornare su un argomento trattato in precedenti post. Si tratta del sospetto che l’epidemia da coronavirus abbia origine artificiale.
In due possibili varianti:

  • sarebbe scoppiata per la fuga accidentale del famigerato microrganismo da un laboratorio segreto di armi batteriologiche (leggi qui );
  • un laboratorio militare segreto avrebbe diffuso il virus a scopo ostile (leggi qui).

Massimo Mazzucco, noto regista e blogger dedito alla divulgazione e promozione delle principali teorie complottiste, nel suo  video È stato il pipistrello”, si mostra convinto che l’ipotesi di una pandemia scatenata intenzionalmente, con freddo cinismo, abbia un serio fondamento. Vediamolo:

Mazzucco prende le mosse da una realtà di cui, a suo dire, ci sarebbero sufficienti prove e documentazione: i numerosi laboratori militari, sparsi in tutto il mondo, dove si sperimentano, nell’ombra, armi batteriologiche.
Negli USA sarebbero almeno 13, e ce ne sarebbe uno anche in Cina, proprio nella città di Wuhan. En passant, segnaliamo che l’ipotesi del contagio accidentale indicava proprio questo laboratorio, sulla cui effettiva esistenza non si hanno certezze, come responsabile della malaugurata diffusione del coronavirus.

Mazzucco non si ferma qui.
Cita l’opinione di un esperto, il dr. Broderick, che in un articolo pubblicato su un giornale della Liberia, il “Daily Observer”, ha sostenuto che la  catastrofica epidemia virale da “ebola ” , avvenuta in Africa nel 2014, sarebbe attribuibile a una mutazione del virus che mostrerebbe evidenti tracce di manipolazione genetica di origine umana.

Non solo.
Secondo un recente studio di ricercatori  dell’università di Delhi, pubblicato sul portale web BioRxiv e poi  ritirato, una eguale natura artificiale sarebbe riscontrabile nella struttura genetica del coronavirus.
Se ciò fosse vero,  sostiene Mazzucco,  cadrebbe la spiegazione ufficialmente fornita circa la nascita del coronavirus, ovvero che esso si sarebbe formato, per caso, mutando nel transitare tra specie animali diverse, tra cui il pipistrello, fino a colpire l’uomo.

Mazzucco procede nel ragionamento.
Quale potrebbe essere la potenza militare che ha scatenato il virus?
La risposta starebbe nei luoghi in cui il virus ha colpito.
Innanzitutto a Wuhan, la culla dell’high-tech cinese, che con sempre maggior successo sta facendo concorrenza all’industria statunitense dell’alta tecnologia.
Poi in Italia, che coi suoi accordi commerciali con la Cina, vedi “nuova via della seta”, ha  preoccupato gli Stati Uniti, impegnati ad arginare l’espansione del made in China sui mercati mondiali.
La conclusione è evidente senza bisogno di aggiungere altro.

Come ulteriore indizio, Mazzucco riporta una notizia di cui abbiamo già parlato: i casi sospetti di influenza tra soldati americani che partecipavano ai Campionati Mondiali Militari, svoltisi, guarda caso, a Wuhan lo scorso autunno.
Mazzucco non nasconde il punto debole della sua teoria, plasticamente rappresentato dalle draconiane misure di contenimento disposte dal sindaco di New York per arginare la diffusione del virus nella città simbolo degli Stati Uniti.
Possibile che gli americani siano così autolesionisti da farsi infettare dal virus che essi stessi avrebbero scatenato contro la Cina?

Si consideri che il coronavirus sta colpendo in tutto il mondo, anche tra le nazioni amiche degli Usa, come ad esempio l’Inghilterra.
Con, addirittura, un beffardo contrappasso: la Cina è riuscita a superare l’emergenza limitando i danni del contagio, mentre gli altri paesi sono ancora in fase critica, e potrebbero pure uscirne peggio.
Non convince neppure l’ipotesi che la situazione sia  sfuggita di mano agli USA, mettendoli di fronte  a  un indesiderato “effetto boomerang” del contagio.
Non è credibile che il governo politico e il comando militare degli USA abbiano arrischiato un tanto spregiudicato atto di guerra, o meglio terrorismo batteriologico, senza ponderare bene tutti i rischi, e pianificarlo accuratamente. In particolare, sarebbe imperdonabile che non si siano premuniti da brutte sorprese con un vaccino, o altra efficace cura.

Ecco che si torna, fatalmente, all’ipotesi, molto più probabile anche se indimostrata, del contagio scatenatosi a causa di una falla nel sistema di sicurezza di un laboratorio batteriologico militare.
Ricordiamo che un guasto nei sistemi di controllo fu alla base del famoso incidente nella centrale nucleare di Three Mile Istand, in Pennysilvania, noto come “sindrome cinese” perché poteva causare, si dice, una perforazione del sottosuolo dagli Stati Uniti sino all’opposto emisfero, dove si trova la Cina.
Dopo aver ammesso che queste obiezioni sono ragionevoli, Mazzucco, dando l’impressione, come in molti altri suoi interventi, di prediligere troppo una lettura complottista dei fatti, propone un’altra spiegazione.
Suggerisce che la pandemia potrebbe essere manovrata dagli avidi potentati finanziari americani, che non si farebbero scrupolo di creare un’emergenza sanitaria globale, con moltissime vittime anche nella popolazione degli Usa, pur di arricchirsi.
E cita la notizia, apparsa sul Wall Street Journal nel mese di ottobre, che il maggior fondo di investimenti al mondo, Bridgewater, avrebbe scommesso 1 miliardo di dollari sul crollo, nel mese di marzo, di tutte le borse.

Proprio ciò che è accaduto a causa della pandemia da coronavirus.

Rino Casazza

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Rino Casazza

Rino Casazza è nato a Sarzana, in provincia di La Spezia, nel 1958. Dopo la laurea in Giurisprudenza a Pisa, si è trasferito in Lombardia. Attualmente risiede a Bergamo e lavora al Teatro alla Scala Di Milano. Ha pubblicato un numero imprecisabile di racconti e 15 romanzi che svariano in tutti i filoni della narrativa di genere, tra cui diversi apocrifi in cui rivivono come protagonisti, in coppia, alcuni dei grandi detective della letteratura poliziesca. Il più recente è "Sherlock Holmes tra ladri e reverendi", uscito in edicola nella collana “I gialli di Crimen” e in ebook per Algama. In collaborazione con Daniele Cambiaso, ha pubblicato Nora una donna, Eclissi edizioni, 2015, La logica del burattinaio, Edizioni della Goccia, 2016, L’angelo di Caporetto, 2017, uscito in allegato al Giornale nella collana "Romanzi storici", e il libro per ragazzi Lara e il diario nascosto, Fratelli Frilli, 2018. Nel settembre 2021, è uscito "Apparizioni pericolose", edizioni Golem. In collaborazione con Fiorella Borin ha pubblicato tre racconti tra il noir e il giallo: Onore al Dio Sobek, Algama 2020, Il cuore della dark lady, 2020, e lo Smembratore dell'Adda, 2021, entrambi per Delos Digital Ne Il serial killer sbagliato, Algama, 2020 ha riproposto, con una soluzione alternativa a quella storica, il caso del "Mostro di Sarzana, mentre nel fantathriller Al tempo del Mostro, Algama 2020, ha raccontato quello del "Mostro di Firenze". A novembre 2020, è uscito, per Algama, il thriller Quelle notti sadiche.

Un commento

  1. Purtroppo le informazioni che riceviamo dai media a volte sono vere e a volte sono false. Per esempio: la versione ufficiale dei fatti dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti è evidentemente falsa (non potendosi credere, tra le altre cose, che una torre di acciaio -quella caduta nel pomeriggio- collassi senza essere stata neppure toccata, che un aeroplano -quello al Pentagono- sfugga alle telecamere piú efficienti del mondo, che un altro aeroplano -quello in Virginia- cadendo in un campo sprofondi senza lasciare traccia); al contrario, l’esistenza del covid è certamente vera, perché conosciamo persone che l’hanno preso, perché ne parlano scienziati che vediamo e che ci sembrano persone serie, infine perché le idee contrarie non sono censurate.

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