Zinedine Zidane, attuale tecnico del Real Madrid, in Spagna oltre a essere di casa, beh nella capitale spagnola, ribadiamolo si trova benissimo e sta pure facendo bene. Difficile quindi ipotizzare oggi un suo divorzio dal prestigioso team madrileno.
Ciò detto, Zizou a Torino ha già vissuto in passato e ha (anche) giuocato, entusiasmando, nella Juventus; ergo, l’ambiente bianconero, al top coach francese è noto, conosciuto e … sì apprezzato.
E … Zidane, particolare non indifferente: nel cuore del presidente Andrea Agnelli, calcisticamente parlando occupa sempre un posto speciale. Non a caso, se un anno fa fosse stato libero da impegni pallonari madrileni, probabilmente oggi il bravo Zinedine (tra le altre cose ritroverebbe l’ex pupillo Cristiano Ronaldo sotto la Mole) occuperebbe la panchina attualmente occupata dal buon Maurizio Sarri.
Quindi chissà, qualora malauguratamente il Maestro di Calcio Sarri non riuscisse nell’impresa di vincere o convincere alla Juve, chissà, magari ritornerebbe in auge, da quelle parti piemontesi, la suggestione Zinedine Zidane. No?
A proposito, nei giorni scorsi, in pieno caos provocato dalle polemiche inerenti i rinvii, causa emergenza sanitaria da coronavirus, di alcune partite importanti, il presidente Andrea Agnelli, parlando di economia calcistica e Super Champions, nei confronti dell’Atalanta non è stato proprio simpaticissimo. Che curriculum e blasone contano, ma la Dea di Bergamo, meritatamente sta disputando la Coppa Campioni e ha una straordinaria vocazione europea. Dottor Agnelli, il business incide, ma non decide del tutto.
Stefano Mauri