A dodici mesi di distanza, Simona ha seguito il tragico destino della sorella, usando le stesse modalità: si è impiccata senza lasciare un biglietto. Simona lasciò il compagno e un bimbo di otto anni. Maura era sposata e aveva due bimbe
Un tragico destino unisce Simona Viceconte alla sorella Maura, la campionessa di maratona suicidatasi un anno fa. La donna si è infatti tolta la vita allo stesso modo: impiccandosi senza lasciare un biglietto.
IL SUICIDIO – Simona, 45 anni, si è impiccata alla ringhiera delle scale del palazzo di casa giovedì 13 febbraio. Il suo cadavere è stato ritrovato da una vicina appena rientrata dal portone principale. Originaria della Valsusa, si era trasferita a Teramo per seguire il marito direttore di banca. Aveva due bimbe. E nessuno sa perché lo abbia fatto.
UN ANNO FA – Ma esattamente dodici mesi fa, il 10 febbraio 2019, Maura si era uccisa nella medesima maniera. Campionessa italiana di maratona, 51 anni, aveva raccontato in un documentario la battaglia vinta contro il cancro. Mamma di un bimbo di 8 anni, dopo pranzo era uscita per buttare la pattumiera. Quando il marito, non vedendola rientrare, uscì a cercarla, la trovò impiccata ad un albero del giardino. Anche allora nessuno seppe spiegarsene il motivo. Un mistero diventato adesso doppio e che probabilmente non sarà mai chiarito.