Tanto tuonò quindi che alla fine piovve sul meraviglioso Golfo Partenopeo. Almeno dal punto di vista calcistico. Insomma il Napoli caro al patron Aurelio De Laurentiis (ha parecchi calciatori contro il presidentissimo), pare decisamente a fine ciclo sportivo. Già deciso, ovviamente salvo colpi di scena, il divorzio con mister Carlo Ancelotti (tornerà al Milan?), pure lui non più allineato con la proprietà e col rappresentativo attaccante Insigne, beh rimane soltanto da capire se tale addio avverrà fisiologicamente a campionato finito, oppure clamorosamente prima.
Ora, certamente il direttore sportivo azzurro Giuntoli ha fatto qualche errore di valutazione, probabilmente poi lo stesso De Laurentiis manca periodicamente di piazzare l’acuto rock: vale a dire il colpo pesante che collocherebbe il Napule sul serio al livello della Juve, ma sicuramente anche il Carletto (Ancelotti) nazionalpopolare, nel flop attuale napoletano, ci ha messo del suo. No?
Ah … il produttore cinematografico Aurelio, in prospettiva giugno 2020 avrebbe addirittura individuato l’erede del sempre bravo, ma in fase stagnante, Ancelotti.
A giuocarsi la pregiatissima panca partenopea saranno Gasperini (a Bergamo conta più del sindaco, ma è in totale disaccordo col direttore sportivo atalantino Sartori da troppo tempo ormai), Garcia, Simone Inzaghi e Luciano Spalletti.
Potesse, De Laurentiis, a occhi chiusi punterebbe sul Gasp bergamasco d’adozione. Capito?
Stefano Mauri