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Lo strano caso del portiere del Milan Alessandro Plizzari e il Kouamè… mancato

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Allora … tutti ad applaudire il talento del giovanissimo portiere cremasco del Milan (misteriosamente e malinconicamente finito ai margini, attualmente, del progetto rossonero) Alessandro Plizzari: tutti che ne parlano bene, tanti che lo vogliono, o meglio che lo vorrebbero (il Genoa per lui farebbe follie) eppure, Plizzari, considerato incedibile dal plenipotenziario milanista Leonardo, ecco non solo da Milano (e dal Milan in particolare) non si sposta. Ma soprattutto, chiuso dal forte Donnarumma, il baby fenomeno Alessandro, nel sodalizio allenato da mister Gattuso (lasciato colpevolmente solo dalla società ad affrontare l’antipatico affaire Higuain), ahinoi continua a non giocare. Sì … è veramente strano il caso del portierino Plizzari, no?

Diventerà forse titolare nel Milan che verrà (quello di Antonio Conte formato 2019 – 2020?) con Donnarumma ceduto al miglior (occhio alla Juventus e allo United) offerente? Mah … lo scopriremo vivendo.

Intanto, ceduto Higuain, con l’approvazione della Juve che ne detiene il cartellino, al Chelsea di Maurizio Sarri (e il tecnico campanotoscano a Londra si sta giocando il futuro e la sua panchina traballa), alla corte di Rino Gattuso, strapagato è arrivato, dal Genoa, il sorprendente centravanti Piatek.

Per carità nulla da dire, ma dato che un certo Cutrone nel Milan scalpita e allorquando è chiamato in causa si disimpegna alla grandissima, per vedere l’effetto che avrebbe fatto, non sarebbe stato meglio acquistare Kouamè, punta altrettanto forte e adatta a giostrare con un elemento dalle caratteristiche di Cutrone, al posto del pur fortissimo (in prospettiva) Piatek. Boh…

Stefano Mauri

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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