Detto che chi in finale vuole arrivare, timore non deve avere, beh alla Juventus di Cristiano Ronaldo e soci, il sorteggio di Champions League non è andato proprio benissimo.
L’Atletico Madrid allenato da Simeone (prima o poi tornerà ad allenare in Italia) e costruito dal direttore sportivo, italiano di Orzinuovi, Andrea Berta (calciofilo che potrebbe lavorare tranquillamente in tutti i top club del globo terrestre) sì… è una brutta gatta da pelare e mister Max Allegri (toscano ruspante), per superare il turno con la Juve non dovrà sbagliare nulla.
Gli iberici dell’Atletico infatti, furbi, tosti, minimalisti e astuti al minimo errore degli avversari colpiscono. E difficilmente sbagliano.
Calcisticamente formatosi, anni fa nella Bassa Bresciana collaborando con vari sodalizi del posto (epici tornei estivi compresi), Berta ha quindi spiccato il volo dopo aver portato il Carpenedolo dall’Eccellenza alla serie C. E dopo esperienze positive al Parma e al Genoa, il bravissimo e appassionato addetto ai lavori orceano è approdato all’Atletico di Madrid, laddove sta facendo magie scovando talenti un po’ qui e un po’ là.
Accostato più volte allo United, alla Roma, all’Inter e al Milan, il buon Berta (parla poco e lavora tanto, in questo assomigli all’amico collega juventino Paratici) qualora decidesse di tornare nella penisola italica per fare football certamente apporterebbe un notevole e denso valore aggiunto al calcio italiano. Ma per ora, sulla sponda biancorossa di Madrid,l’Eccellenza Italiana da esportazione, self made in man fattosi da solo sgobbando più di un mulo, sta da re.
Già … la Juventus pescando l’Atletico decisamente ha trovato un ostacolo durissimo. Vero Andrea?
Stefano Mauri