Mister Gasperini, eccezion fatta per la breve esperienza milanese all’Inter (ma questa storia meriterebbe approfondimenti ad hoc e ben altre analisi) ecco calcisticamente parlando ha sempre fatto bene. Anzi, benissimo. E a Bergamo, sulla panchina della Dea Nerazzurra Atalanta (non è una squadra quella orobica, ma una fede, un popolo), il “Gasp” sta facendo meraviglie.
Napoli, Bologna e Lazio lo seguono con attenzione, ma la permanenza nella Bergamasca è quasi scontata.
Già mai dire mai però poiché a Torino, sulle sponde bianconere del Po (posti che Gasperini ben conosce perché piemontese e per aver lavorato in passato nel settore giovanile della Juve) Max Allegri, dopo aver rivinto stavolta, sì sembrerebbe deciso a dire addio alla Juventus che, mai amato (a torto) del tutto dalla piazza, allena con successo dal 2014.
E … ecco così per vedere l’effetto che fa, per cambiare pagina, per svoltare tatticamente, per tentare la scalata all’Europa (ah … che ossessione è la Champions League), per dedicarsi al bel giuoco, mah uno come il buon vecchio Gasperini, alla corte di Agnelli, Marotta, Nedved e Paratici potrebbe rivelarsi, magari supportato da un vice del calibro di Carrera (ma accetterà lo juventinissimo Massimo, dopo i fasti russi, un ruolo secondario), il classico uomo giusto al posto giusto. No?
Aziendalista, maestro di calcio, tatticista dogmatico, intelligente, colto, presuntuoso al punto giusto con quel bel caratterino che si ritrova, Gasperini merita una grandissima chance. Che ne pensa la Juve?
Stefano Mauri