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Una Juve cerebrale, coperta , minimalista e “Allegriana” va in finale di Coppa Italia

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Quindi la Juventus è per la quarta volta consecutiva meritatamente in finale di Coppa Italia.

E nelle due partite di semifinale, francamente, ecco l’Atalanta mai ha messo seriamente in discussione la superiorità di una Juve… certamente non irresistibile, ma sicuramente più attenta, accorta, cerebrale, calma, minimalista, coperta e “Allegriana” (cioè costruita a immagine e somiglianza del tecnico livornese), ergo giustamente in finalissima.

Higuain ha saltato il big match col team bergamasco ma è pronto a rientrare. Ai margini causa infortunio restano pezzi da novanta quali De Sciglio, Bernardeschi e Cuadrado. E difficilmente i fantastici tre recupereranno per il match di ritorno di Champions col Tottenahm. Considerando questi infortuni, Pjaca non era forse meglio tenerlo a Torino nella rosa juventina? Mah, intanto comunque a Londra, la Vecchia Signora bianconera, per passare il turno dovrà giocare meglio rispetto a quanto fatto vedere sin qui in Italia. Soprattutto per far bene in Europa serve il miglior Dybala, (e Pjanic dovrà dar ritmo), vale a dire quel fantastico folletto argentino che soltanto lo scorso mese di settembre metteva in difficoltà qualsiasi difesa avversaria. Già dov’è finito il bellissimo Dybala che fu?

Lo scopriremo a breve: magari già nel prossimo weekend con la Lazio a Roma, più verosimilmente settimana prossima col tosto Tottenham.

Stefano Mauri

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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