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La Juve smette di correre, il Tottenham pareggia. E Gigi Buffon vuole restare

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Partita bene, forse troppo, coi due gol segnati (con eccessiva fretta?) da un Gonzalo Higuain … bello a metà (ok per la doppietta, ma poi ha sprecato una bella occasione e un penalty, ndr), poi la Juventus in formazione rimaneggiata, sbagliata (il 4-2-3-1 non è più modulo gradito?) ecco, misteriosamente ha smesso di correre, diventando inevitabilmente una squadra prevedibile, abbordabile e il tosto Tottenham, abilmente, con un Kane (attaccante moderno è da top club ormai) sublime, senza nulla rubare ha pareggiato allo Stadium.

E il 2 a 2 finale, beh nella gara di ritorno di mercoledì 7 marzo non concederà margini di sbaglio ai bianconeri di Max Allegri i quali dovranno assolutamente vincere, oppure sperare di pareggiare segnano almeno 3 reti.

Il tecnico juventino di Livorno? Mah … ha perfettamente ragione nel dire che il pari coi dinamici (avesse una difesa degna di tale nome, il club di Londra allenato da Pochettino diventerebbe team da finale a Kiev, ndr) londinesi non deve demotivare l’ambiente, ma nella fattispecie lui probabilmente ha sbagliato schieramento e tattica che… forse il 4-3-3 maggiori coperture le avrebbe garantite. No? Ah … in Champions alla Vecchia Signora di Torino serve il miglior Dybala. Speriamo allora sia recuperato, abile, arruolato e ispirato col Tottenham alla vigilia della Festa delle Donne.

Il portierone Buffon? Ha fatto miracoli martedì scorso 13 febbraio, ma sul pareggio non è esente da colpe. A proposito, lui parrebbe pronto e desideroso di rimandare il ritiro e giocare per un altro anno. Che ne pensa la dirigenza bianconera?

Stefano Mauri

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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