Non era facile per la Juventus, tradizionalmente giù di tono dopo le feste pre o post natalizie ripartire, eppure stavolta, per vedere l’effetto che fa e per non perdere di vista il Napoli vincente eppur piangente (mister Sarri ma davvero le giova eccedere nei piagnistei e nelle lamentele?), i bianconeri di mister Max Allegri, soffrendo in minima parte come solo certi grandi squadre sanno fare, di misura ma meritando, grazie ad una rete del ritrovato Douglas Costa hanno sconfitto l’agguerrito Genoa griffato Ballardini. E adesso i bianconeri sabato sfideranno il Chievo. Col Napoli impegnato domenica col Bologna.
L’Inter? Senza acquisti pesanti e se la Lazio (il centrocampista MilinkovicSavic, giocatore straordinario, sarà l’uomo mercato della prossima interessantissima estate laziale, ndr) continuerà a correre, beh faticherà non poco a difendere il quarto e ultimo posto necessario per approdare all’indispensabile Champions League. E attenzione comunque alla Roma che stranamente, da questa stranissima campagna di calciomercato invernale, mah, se non muteranno gli intenti rischia di uscire un tantino indebolita.
Il Milan? I punti arrivati in quel di Cagliari, tanta roba, per i rossoneri rappresentano un promettente effetto Viagra. Aspettando di interpretare i futuri scenari societari (arriverà finalmente e definitivamente la proprietà cinese? Si prenderà il pacchetto, per rivenderlo al miglior offerente, il Fondo Elliot? Tornerà Berlusconi?), Fassone e Mirabelli (ma saranno ancora loro gli uomini al comando tra qualche mese?) stanno studiano attentamente Rino Gattuso, colui il quale hanno scelto quale erede del trombato (ma vacilla anche in Spagna?) Montella. Vogliono forse affidarsi totalmente al Ringhio Rossonero per disegnare il Risorgimento Milanista? Lo scopriremo vivendo.
Stefano Mauri