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Milano: il Milan piange, ma l’Inter dello “Sciamano” Spalletti ride e sogna

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Ora, se becchi un gol udite, udite … dal portiere avversario e così consenti ai tuoi rivali, nella fattispecie il malinconico ultimo in classifica ma simpatico Benevento, con 0 punti in graduatoria di fare il loro primissimo storico punticino in serie A, ecco, semplicemente vuol dire che non è il tuo momento e proprio, caro Milan, non è la tua annata. No?

Non è quindi andato oltre il pareggio il Milan del debuttante nuovo trainer (ma davvero serviva cambiare guida tecnica?) Gattuso al suo debutto in campionato. E il punto suona triste e peggio di una sconfitta. Ergo costruita male e allestita peggio, la rosa rossonera, se non arriveranno scosse (non dovrebbe succedere nulla di clamoroso), difficilmente centrerà la qualificazione in zona Champions League, per la cronaca il minimo obiettivo stagionale.

A proposito, dal fronte societario non arrivano buone nuove, col misterioso acquirente cinese che presto potrebbe essere affiancato da un nuovo socio oppure, con un gruppo immobiliare statunitense interessato, condizionale d’obbligo, ecco a rilevare il club caro (tuttora) all’ex patron Silvio Berlusconi? Il tandem dirigenziale Fassone& Mirabelli? I due barcollano più di quanto barcollava Montella, ma molto dipenderà dai futuri scenari societari.

Se i milanisti piangono, gli interisti ridono di gusto grazie all’Inter di Luciano Spalletti (è lo “Sciamano” che serviva ai nerazzurri) capolista non per caso e prossima avversaria della Juventus.

E’ da Scudetto la ciurma capitanata dal fenomenale Icardi? Sì e sabato a Torino se la giocherà alla pari con la ritrovata (non si vince a Napoli per caso) Vecchia Signora. Scommettiamo?

Stefano Mauri

 

 

 

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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