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Atalanta – Juventus la partita speciale per tanti, intensi e intriganti motivi

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Allora passato (Gasperini e Masiello), futuro (Spinazzola, Orsolini e Caldara) ecco domenica sera, nelle file nerazzurre bergamasche, sicuramente, senza esagerare, ma comunque con luce luminosa caratterizzeranno il big match serale tra i lanciatissimi padroni di casa dell’Atalanta e la Juventus capolista.

Del resto, per gli orobici, quella con la Juve non è mai stata, non è e non sarà una partita ordinaria. Scommettiamo?

Reduce tra l’altro dall’ottimo pareggio europeo di Lione, la Dea Orobica, col suo 3-4-1-2 (ma bisognerà verificare le condizioni di Ilicic, altrimenti sarà 3-  4 – 3) ha le carte in regola per impensierire lo squadrone, o presunto tale, allenato da mister Max Allegri (Ancelotti permettendo, il dopo Ventura da Ct alla nazionale sarà suo?). Non ci credete? Guardare per credere.

Dal canto suo, la Vecchia Signora Sabauda dovrebbe replicare col consolidato 4-2-3-1, ma Douglas Costa e Bernardeschi potrebbero sostituire, almeno inizialmente, Mandzukic e Cuadrado. Il fortissimo Bentancur? Sua la cabina di regia dopo l’infortunio di Pjanic. Higuain? Si è sbloccato l’altra sera in Coppa dei Campioni è ha una voglia matta di fare il bis nella capitale laica della Polenta Taragna. Occhio a Sturaro che nel ruolo di laterale destro eccita Massimiliano Allegri più dello svizzero (usato sicuro) Lichtsteiner.

Molti occhi assisteranno al posticipo domenicale serale del prossimo turno di campionato. E Gasperini, lui che dopo aver allenato bene la Primavera bianconera gradirebbe un’esperienza in prima squadra (e mai dire mai…), beh ha una voglia matta di stupire ulteriormente.

Stefano Mauri

 

 

 

 

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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