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Schick alla Roma, Howedes (ma serve?) verso la Juve, pure il Napoli vuole Keita

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Mentre tutto scorre e la nazionale azzurra, col campionato già fermo dopo due turni, si prepara per l’ostica trasferta in Spagna (e bisognerebbe vincere da quelle parti), ecco … sì è ancora tempo, ma meglio sarebbe chiudere il tutto al 31 luglio (no?) di calciomercato.

L’Inter non smette di seguire Cuadrado, Sissoko e Keita (il diesse Sabatini ha l’accordo col procuratore), ma cerca di chiudere per un difensore tra Mustafi e Dragovic. Già, per quanto riguarda Keita è doveroso sottolineare come il Napoli (ma serve dato che in quella posizione giostra un certo Insigne?) si sia fatto sotto, parlando direttamente col patron laziale Lotito, proprio chiedendo informazioni pesanti e pensanti su di lui. E il talentuoso jolly offensivo della Lazio garba sempre alla Juve. La Vecchia Signora da una parte ha riacceso i fari su Spinazzola (e all’Atalanta nel caso girerebbe il genoano Laxalt che comunque garba pure a Marotta), dall’altra sogna un centrocampista tra Strootman, Andrè Gomes, Donsah o Sanches e, nel frattempo punta a portare a Torino il difensore (ma è davvero lui che serve?) tedesco Howedes.

Caso Schick? Risolto col promettente centravanti approdato alla Roma. Tornerà (e come) utile al (già traballante?) buon mister Di Francesco. Il verdetto al campo.

Stefano Mauri

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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