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La Juventus e il calcio italiano non sono ancora all’altezza della grande Europa

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No non ci siamo cara Juventus, anche stavolta la Champions e l’Europa che conta non sono pane per i tuoi denti. Anzi, paradossalmente, la Vecchia Signora, nella finalissima di Coppa Campioni di due anni fa, ecco … si era disimpegnata meglio, allorquando da autentica mina vagante, quantomeno riuscì a impressionare l’allora super Barcellona. Questa volta invece, il fortissimo Real Madrid, sostanzialmente mai ha tremato contro Dybala (il ragazzo farebbe meglio a pensare meno ai paragoni con Messi badando più all’attualità stretta, ndr), Khedira (non sarebbe stato meglio schierare Marchisio?), Higuain (rende solo in Italia?) e soci.

Allegri? Ha il merito (o il limite?) di aver stravinto in patria (ma è competitivo sul serio il nostro campionato?), ma perché dinanzi al Real ha abbandonato il suo super 4-3-2-1 rispolverando la difesa a 3?

Applausi quindi al sodalizio spagnolo di Madrid allenato da Zidane (trainer vincente e sottovalutato), mentre la Juve (molle, lenta, intimorita, triste), per diventare competitiva veramente fuori dai patri confini, beh dovrà investire parecchio in fase di calciomercato per potenziare difesa e attacco e, soprattutto, ridisegnare il centrocampo, reparto quest’ultimo tuttora orfano di pezzi da novanta del calibro di Pogba e Vidal.

A proposito, Max Allegri resterà, ma per ripartire da star alla grande farebbe meglio a parlare a quattrocchi con Marotta e chiedere a gran voce rinforzi adeguati e pesanti – pensanti.

Stefano Mauri

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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