No non ci siamo cara Juventus, anche stavolta la Champions e l’Europa che conta non sono pane per i tuoi denti. Anzi, paradossalmente, la Vecchia Signora, nella finalissima di Coppa Campioni di due anni fa, ecco … si era disimpegnata meglio, allorquando da autentica mina vagante, quantomeno riuscì a impressionare l’allora super Barcellona. Questa volta invece, il fortissimo Real Madrid, sostanzialmente mai ha tremato contro Dybala (il ragazzo farebbe meglio a pensare meno ai paragoni con Messi badando più all’attualità stretta, ndr), Khedira (non sarebbe stato meglio schierare Marchisio?), Higuain (rende solo in Italia?) e soci.
Allegri? Ha il merito (o il limite?) di aver stravinto in patria (ma è competitivo sul serio il nostro campionato?), ma perché dinanzi al Real ha abbandonato il suo super 4-3-2-1 rispolverando la difesa a 3?
Applausi quindi al sodalizio spagnolo di Madrid allenato da Zidane (trainer vincente e sottovalutato), mentre la Juve (molle, lenta, intimorita, triste), per diventare competitiva veramente fuori dai patri confini, beh dovrà investire parecchio in fase di calciomercato per potenziare difesa e attacco e, soprattutto, ridisegnare il centrocampo, reparto quest’ultimo tuttora orfano di pezzi da novanta del calibro di Pogba e Vidal.
A proposito, Max Allegri resterà, ma per ripartire da star alla grande farebbe meglio a parlare a quattrocchi con Marotta e chiedere a gran voce rinforzi adeguati e pesanti – pensanti.
Stefano Mauri