L’Inter quindi ha individuato in Luciano Spalletti (occhio però al nuovo diesse Monchi che gradirebbe tenerselo, il Lucianone) l’allenatore col quale iniziare, si spera finalmente da protagonisti, la nuova stagione agonistica. E … al trainer toscano spetta l’ingrato compito di … non sbagliare nulla, perché nell’annata 2017 – 2018 i nerazzurri, calcisticamente parlando, ecco non dovranno più sbagliare nulla.
E’ Spalletti il tecnico giusto per raddrizzare la rotta interista?
Detto che attualmente è probabilmente il migliore disposto a trasferirsi a Milano, il resto lo scopriremo vivendo. Ora però alla società Internazionale tocca l’arduo, ma indispensabile compito di strutturarsi al meglio e supportare i propri tesserati. No?
Chi alla Roma per il dopo Spalletti? Se la giocano Sousa e Di Francesco, col secondo (per l’ufficialità mancherebbero pochi dettagli) in marcata pole position.
A Torino, sulle sponde bianconere del Po si aspetta soltanto di capire cosa farà Massimiliano Allegri dopo la finalissima di Cardiff. Max ha ottime probabilità di restare, ma qualora (come si augurano gli juventini) dovesse trionfare (anche) in Champions League, allora la pancia eccessivamente piena (chissà) potrebbe suggerire ad Allegri l’intenzione di cambiare aria, ma bisogna appunto attendere l’esito della contesa Juve – Real per ragionare in tal senso.
Qual è il profilo ideale per la Vecchia Signora qualora il professionista livornese dovesse fare le valigie?
Risposta complicata, ma il deus ex machina Gianni Marotta e i suoi bracci operativi Paratici (il sinistro) e Marotta (il destro), presumibilmente stanno già, questo è poco ma sicuro, lavorando duro sul pezzo e … in qualsiasi caso si faranno trovare pronti ad agire.
Stefano Mauri