Sì il successo bianconero sul Crotone, vittoria arrivata proprio allo Stadium, ufficialmente regala alla Juve lo scudetto. Un tricolore storico poiché il sesto consecutivo, un’affermazione meritata, straordinaria che segue la Coppa Italia e che soprattutto precede la finalissima di Champions League in cartello sabato prossimo 3 giugno a Cardiff col Real Madrid.
E’ stata quindi una stagione leggendaria questa per la Juventus, un’annata da 10 e lode che potrebbe migliorare ancora qualora arrivasse finalmente la Coppa dei Campioni, trofeo inseguito da ben 21 anni.
Ciò detto complimenti alla Roma e al Napoli avversarie stupende e mai dome, ma applausi (e ci mancherebbe) anche alla vincente Vecchia Signora trasformata in positivo da mister Max Allegri (in caso di triplete resterà?) geniale nell’individuare il modulo tattico 4-2-3-1, intuizione invernale che ha dato energia e magia a Mandzukic e soci col portierone Buffon che è da Pallone d’Oro.
Che finale sarà quella col Real Madrid? Lo scopriremo vivendo, Allegri ha le idee chiare e sa come affrontare il fortissimo team spagnolo allenato dall’illustre ex Zidane. Nello staff del mister madrileno francese, tra l’altro milita un altro pezzo da novanta della gloriosa storia bianconera. Chi? L’ex preparatore atletico juventino, costruttivo il feeling instaurato col big Ronaldo, Pintus.
Stefano Mauri