Alla vigilia della sua partecipazione al Festival di Sanremo come ospite illustre, Gino Paoli rilascia un’intervista-memoriale al figlio Giovanni, vicedirettore di Novella 2000, pubblicato nell’occasione dal settimanale “Visto”: «Io – racconta- nella vita volevo fare il pittore, poi il vil denaro mi spinse lungo la cattiva strada della musica leggera». Poi Paoli passa in rassegna i grandi amori della sua vita, da quello per la prima moglie Anna a quello per Stefania Sandrelli. E spiega così la sua partecipazione al Festival, dove canterà quattro brani di colleghi, da “Il nostro concerto” di Umberto Bindi a “Canzone dell’amore perduto” di Fabrizio De André, da “Ritornerai” di Bruno Lauzi a “Vedrai, vedrai” di Luigi Tenco: «Una mia idea, che avevo proposto a Fazio già l’anno scorso. Lui l’ha raccolta solo quest’anno e io sono stato ben felice di dire subito di sì»
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