Dopo la nascita di Sole, la sua secondogenita, Michelle Hunziker ha dichiarato che sposerà il “suo” Tomaso Trussardi. Ancora non si sa quando né dove, ma quasi certamente sarà in primavera-estate, visto che la conduttrice ha dichiarato che «sarà con il caldo». E, pur senza entrare nei dettagli, ha aggiunto: «Sarà una cerimonia romantica e chic, un giorno memorabile, di quelli da ricordare per tutta la vita».
Ma com’è un matrimonio chic? Quali caratteristiche deve avere? Per farcene un’idea, ne parliamo con Marta Merlini, wedding planner di Cascina Boscaccio, docente di corsi di formazione professionale e autrice del blog Il salottino delle spose su Vanity Fair. «Sicuramente il matrimonio Trussardi- Hunziker sarà all’insegna della raffinatezza, a partire dall’abito della sposa, che immagino semplice ma elegantissimo. Questi sposi, non avendo problemi di budget, punteranno a una cerimonia personalizzata nei minimi dettagli e a una location speciale», spiega Marta Merlini. «Perché due delle caratteristiche fondamentali per rendere un matrimonio esclusivo sono proprio la scelta del luogo e la possibilità di personalizzare tutto. A cominciare dal catering, che potrà proporre una mise en place (un allestimento) “tagliato” su misura. Penso ad esempio alle tovaglie, che potrebbero essere realizzate appositamente per gli sposi, magari con le cifre dei loro nomi ricamate sui tovaglioli o in materiali e colori che hanno un particolare significato per la coppia. La posateria, inoltre, sarà di gran classe, d’argento, e addirittura si possono far personalizzare i bicchieri, decorati a mano con un motivo scelto dagli sposi. Insomma, quanto più si desidera avere un servizio “cucito su misura”, tanto più si spende».
Ciò non toglie che anche i comuni mortali che si accingono a organizzare le proprie nozze possano riuscire a realizzare una bella cerimonia a un budget più contenuto. «Per un matrimonio completo e ben organizzato che comprende location, catering, abiti degli sposi, bomboniere, partecipazioni, fiori, pranzo o cena, foto, musica e viaggio di nozze, si può spendere tra i 25 e i 30mila euro per 100 invitati», afferma ancora la wedding planner, che entra un po’ più nel dettaglio: «Ovviamente, in questo caso, si perde la caratteristica della personalizzazione esclusiva. Gli sposi potranno scegliere, per esempio, tra un certo numero di colori per le tovaglie e potranno personalizzare la tavola aggiungendo un piccolo elemento creativo, come un fiocchetto di raso sui tovaglioli. In alternativa alla bomboniera preziosa, d’argento, si può offrire agli invitati una bottiglietta d’olio, un vasetto di miele, una saponetta artigianale, ma anche una piantina d’ulivo! C’è anche chi sceglie di dare solo il sacchettino o la scatolina di cartone con cinque confetti. Che saranno misti, uno diverso dall’altro, non solo con la mandorla». E se la coppia di futuri sposi vuole risparmiare ulteriormente? Anche in questo caso ci viene in soccorso l’esperta: «Con un po’d’inventiva e tagliando alcune voci, si può. Il primo suggerimento è sulla location. Se non ci si sposa di sabato, si può risparmiare fino al 50 percento sull’affitto dello spazio, che in genere costa sui 3mila euro». «Molti rinunciano al fotografo ufficiale, optando per amici bravi con l’obiettivo. Molto di moda è anche lasciare sul tavolo degli invitati delle macchine fotografiche usa e getta, di modo che siano gli amici a immortalare i momenti clou della giornata. Gli sposi poi stamperanno le foto. Altrimenti ci si può rivolgere al fotografo professionista solo per gli scatti. Per la scelta delle foto e della stampa, ci si arrangia da soli. Il viaggio di nozze si può prenotare per tempo, magari scegliendo tra le numerose offerte su Internet. Se si confezionano in casa i sacchettini o le scatoline con i confetti si risparmiano altri 2mila euro. In commercio si trovano le parti delle bomboniere già pronte, solo da assemblare. Chi è bravo al computer può preparare da solo le partecipazioni, ma anche i menu da lasciare sui tavoli, risparmiando altri mille euro. Persino la sposa e lo sposo, rivolgendosi a una sartoria artigianale, possono risparmiare fino a mille- 1.500 euro ad abito. Molto ben riusciti sono anche i matrimoni in cui, al posto del pranzo, si fa il brunch o un cocktail pomeridiano. Per il brunch si comincia con cappuccino e brioche, poi qualcosa di salato per terminare con la torta. Per il cocktail a buffet si mangia comunque in abbondanza, ma lo si fa non seduti al tavolo con posti fissi. Io suggerisco queste soluzioni a chi parte subito per il viaggio di nozze e deve quindi fare una festa più breve, di quattro ore contro le sette oppure otto di un pranzo tradizionale. Così, invece dei novanta euro a persona, se ne possono spendere settanta. Un’altra voce che consente di tagliare i costi è la musica: un amico musicista, magari dj, o un sottofondo musicale! In quest’ultimo caso basterà noleggiare l’impianto».
Irene C. Riccardi per Stop