È arrivanto il grande momento tanto atteso da artisti e appassionati di tutto il mondo.
Artisti che lavorano nel campo dell’arte contemporanea, e più specificamente nella Fiber Art, ovvero arte del tessile.
Pubblico di appassionati sensibili e all’avanguardia che conosce l’eccezionale manifestazione che ha seda a Como, nell’incantevole città lombarda.
Il momento è quello della pubblicazione del prossimo tema per il tanto atteso e conteso concorso Miniartextil.
L’argomento su cui artisti e visitatori si troveranno a riflettere è BORDERLINE. E questa non è una frase che vuole suscitare un momento di souspance, ma è proprio il titolo del tema di quest’anno!
Borderline. Una parola complessa e sfaccettata.
Non si limita solo alla prima cosa che può venire in mente, ovvero alla situazione patologica di un individuo.
Ma apre il pensiero al confine.
Confine come frontiera o limite. In un momento di muri e divisioni, o di territori protetti e isolati da limiti invalicabili, come nella realtà del nostro tempo. Borderline potrebbe essere l’oggi.
Si può pensare a sé o al modo che ci circonda e che viviamo. Al dentro o al fuori, al momento di cambiamento che si distingue nettamente stando sul filo. Alla crisi (dal greco in una delle sue derivazioni etimilogiche che si riferiscono alla scelta ed alla capacità di giudizio).
Ora si è tutti nella posizione di guardare all’altro. Artisti verso spettatori, cercando di interagire comunicando pensieri, emozioni e percezioni, attraverso il linguaggio e I materiali non convenzionali della Fiber Art.
Pubblico verso artisti, cercando di capire, intrepretare e sentire, aprendosi in maniera elastica al nuovo, senza possibilità di riconoscere ma solo di conoscere.