Quando mi capita d’avere qualche stagista in cucina dico sempre loro : “ Ruba il mestiere, assorbi come una spugna quello che vedi, senti, fai. Poi fallo tuo. Anche in modo personale. Togliendo o aggiungendo quello che non ti sembra giusto” .
La stessa cosa L’ho intrapresa anni fa con il Cinema . In tutti i corsi e le scuole di cinema che ho frequentato, seguendo maestri come Ermanno Olmi o Theo Angelopoulos. Ma anche e soprattutto con il Cinema indipendente locale. Andando a fare la comparsa peraltri o il microfonista, il ciakkista…qualsiasi cosa. Senza avere la presunzione d’essere un maestro e di non avere bisogno di confronto con le metodologie di altri autori. E’ sopratutto in quei set che capisci come gli altri organizzano le riprese, come dirigono gli attori o come si muovono nelle location. In questo negli anni mi è servito essere iscritto ad un Cine Video Club. Per la precisione a Bergamo.
Gli autori tendono sempre a lavorare ai propri progetti individualmente. Entrando a far parte di un club si ha la possibilità del confronto. Si possono far visionare ad un gruppo il proprio operato, e se si riesce a capire quali sono le critiche costruttive se ne ottiene un buon modo per migliorare. Anche i cineclub negli anni sono mutati. Un tempo erano molto più affollati, ma naturalmente con il subentrare della tecnologia sempre più virtuale il contatto fisico è andato via via diminuendo. Ma è molto bello uscire di casa, fare chilometri, cercare e trovare parcheggio in centro città e poi godersi una serata di scambio. Si visionano i film con molti altri e si possono esporre le proprie impressioni.
Lo stesso filmato è visto in modo diverso. Sopratutto in quelli con finali un po’ più aperti, dove sta alla sensibilità dello spettatore metterci del proprio,attingendo alle proprie esperienze di vita. Oltre che visionare come Cine-lab cerchiamo anche di realizzare cortometraggi con eventuali corsisti o nuovi soci. Anche in questi laboratori, dove l’autore più esperto fa da guida ai novelli cineasta, si possono creare amicizie e scambi interessanti. Ve ne mostro un esempio con : una visita (in) attesa.
Un piccolo cortometraggio girato nel contesto di Cine-lab da un’idea di Pier Luigi Avorio ed interpreto da uno dei miei attori nonché sostenitori da sempre: mio padre Alborghetti Cesare, che è riuscito con solo le espressioni del viso a dare forza ad una vita. E con Bambina Finassi, Milena Previato Mervic, Luigi Bana, Fiorella Lilli, Gianluca Piretti ed Emanuele Ragusa. Buona visione