Allora, il centrocampista venezuelano, ormai ex Genoa, uomo di corsa, grinta, muscoli e cuore Rincon, praticamente è il nuovo rinforzo della Juventus. Detto che il sudamericano, anche se non era la prima scelta di Max Allegri, resta alla fine un elemento tenace, ora alla causa servirebbe pure un playmaker dalle geometrie tecniche pragmatiche e illuminanti, in modo, spostando eventualmente Marchisio sul centro sinistra, di lanciare quel modulo tattico 4-3-3 che consentirebbe, laddove indicato, di schierare tre punte insieme e in contemporanea. Il belga Witsel rimane in pole position, ma non eccita più di tanto, ciò detto o arriva a gennaio, il riccioluto del Belgio, oppure mai più.
Alla ripresa degli allenamenti inoltre, vale a dire il primo gennaio, mister Allegri, per uscire dalla maretta post Doha, avrà prima un faccia a faccia coi i dirigenti e poi con la squadra. Scontato l’esito: uscirà che tutti remano d’amore e d’accordo, ma sirene inglesi e spagnole starebbero comunque tentando Allegri.
Intanto Pavoletti è il nuovo centravanti del Napoli, il trainer dell’Inter Pioli, accompagnato dal direttore sportivo Ausilio è volato in Cina per pianificare il futuro e, Sabatini e Spalletti (o Simeone) permettendo, ipotecare la stagione 2017 – 2018. Sottotraccia infine… udite, udite, nonostante le smentite e la facciata, Agnelli, presidente della Juve starebbe pensando seriamente di lanciare un casting per disegnare il dopo Allegri.
Stefano Mauri