Almeno due volte in passato, lui che aveva allenato e lavorato al servizio del settore giovanile, ecco è stato vicino ad allenare la prima squadra della Juve, ma poi tutto è sfumato nel nulla e adesso, mister Gian Piero Gasperini, sabato sera, con la sua Atalanta che vola e sogna alto, alla Vecchia Signora, beh vorrebbe tanto fare un bello scherzetto alla … Gasp.
Tecnico preparato, con le palle, capace e cultore del bel giuoco coinvolgente, d’avanguardia e propositivo, un carattere forte e poco propenso alle facili mediazioni, il 3 – 4 – 3 come marchio distintivo tattico: sì Gasperini è probabilmente uno dei migliori allenatori (nella scuola italica è certamente quello più europeo) europei in circolazione, forse però, a torto è sottovalutato dalla critica, dai massa media e da qualche addetto ai lavori che lo ritiene in grado soltanto di lavorare in provincia.
Chiusa la lunga esperienza al Genoa, l’estate scorsa, il presidentissimo atalantino Percassi in persona l’ha scelto per la sua Dea nerazzurra, difendendo, coccolando il trainer piemontese dopo l’avvio in sordina, stentato in campionato. E bene ha fatto, considerando il torneo strepitoso sin qui disputato, il giuoco convincente, la zona Uefa League nel mirino e la valorizzazione di giovani calciatori del calibro di Gagliardini (centrocampista favoloso), Kessie (tuttocampista da favola), Conti (laterale destro da nazionale), Caldara (centrale difensivo da Champions League)e non solo, l’acuto calciofilo Percassi a non cedere alla facile tentazione di esonerare, a settembre, il buon Gasperini il quale a Bergamo sta portando avanti un lavoro semplicemente meraviglioso con l’Atalanta che vola, lassù dove osano le aquile. A proposito e … se un domani, sulle sponde juventine del Po, il dopo Allegri fosse lui?
Stefano Mauri