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Francesco Totti, l’Imperatore di Sabaudia che tanto ha fatto per la sua Roma

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Francesco Totti e la sua compagna Ilary Blasi in quel di Sabaudia, con tanti paparazzi istituzionali al seguito degni della miglior Belen Rodriguez a Milano, beh in riva al Tirreno, tra le due sabbiose del Circeo, là dove il cantautore cremasco Stefano Usini si rilassa, stessa spiaggia libera per la cronaca, a due metri dai Bagni Tony, a pochi dallo stabilimento preferito dall’ex campione di pugilato Silvano Usini (fratello sportivo dell’artista Stefano) I Gemelli, tra un impegno e l’altro, tra un viaggio esotico e l’altro, tra una partita con parenti e pochi intimi di beach volley, passano rilassanti scorci d’estate laziali (restando romanisti), preparando l’autunno.

Capitale laica di quella particolarissima fetta d’Italia centrale cullata dal vento, delimitata da laghi, dal mare, dai colli e da un monte magico, Sabaudia è davvero un posto che ti prende l’anima, almeno quella degli animi più sensibili e, dopo averla stravolta la restituisce rigenerata, pronta a sfidare il destino, a gettarsi in nuove avventure senza fine, senza tempo.

Anche per questo quindi Totti (meritava una chance all’Europeo) l’evergreen non molla e continua a giocare, ufficialmente fino a giugno, poi … si vedrà, nelle fila della Magica Giallorossa e quest’anno, con un po’ di fortuna, seguendo (dunque senza alimentare casini) eventualmente le dritte del mister, fattosi astuto come la Maga Circe restando in tema sabaudiano, magari arriverà qualche titolo per celebrare ulteriormente la carriera sublime di Totti, Imperatore dello stato selvaggio e laico di Sabaudia.

Stefano Mauri

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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