Antonio Sua Immensità Conte (sarto d’autore) è quindi sbarcato in Inghilterra, precisamente in quel di Londra, dove, alla guida del Chelsea proverà a riportare in auge il blasone della ricca corazzata dello zar Abramovich.
E’ un duro, sul campo e fuori, l’ex ct della nazionale, ma con gli inglesi, pur avendo ottime probabilità di far bene, anzi benissimo, beh è consigliabile non esagerare con certi tatticismi esasperati, esasperanti e usuranti. Da quelle parti, gli attori protagonisti di quel bellissimo film che è il giuoco del pallone infatti soffrono e temono la monotonia applicata alla trama.
Per la cronaca, il bell’Antonio, la b minuscola è un doveroso omaggio a Cabrini, raggiungerà i colleghi italiani Ranieri, Mazzarri, Guidolin e Mourinho, portoghese di nascita, ma italiano per ispirazione calcistica. Roberto Bellachioma Mancini inoltre, in rotta con l’Inter Made in China, sarebbe, condizionale d’obbligo, in lizza per sostituire Hodgson alla guida della nazionale britannica: segno ulteriore, che la scuola calciofila italiana non è poi così scarsa come vogliono farci credere e crediamo. No?
E sempre nella nazione oltremanica, occorre prestare attenzione a determinati meccanismi di calciomercato: i due squadroni di Manchester, vale a dire United e City monitorano con estrema interesse calciatori nostrani e stranieri militanti in Italy.
L’asse Juventus – Chelsea, nonostante Conte, un pochino come De Laurentiis, piuttosto che mandare un calciatore a Torino ecco si farebbe strappare tutti i … transgenici capelli, non è escluso regali botti.
Così come dall’Arsenal, qualora sfumasse l’affaire Higuain&Juventus, all’ombra della Mole, monumento granata di nascita, ma bianconero d’adozione, potrebbe giungere Suarez.
Stefano Mauri