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La Juventus veloce di mister Igor Tudor è un’altra squadra, rispetto a quella lenta di Thiago Motta

Il cambio di tecnico, senza dubbio ha giovato al club bianconero

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Mister Igor Tudor, tecnico della Juventus, così ha commentato così il successo della Juventus contro il Lecce per 2-1: Abbiamo finito male, dopo quella palla persa da Thuram è venuto fuori un po’ di nervosismo però abbiamo fatto una bella gara per 70/80 minuti. Va bene così, siamo contenti.

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A Koop gli serviva un gol, vedo una gamba diversa e anche la testa. Dusan ha fatto una gara di sacrificio, gli è mancato il gol: di solito lo mette dentro ma oggi purtroppo è andata così. A mio arrivo, dal punto di vista psicologico era un brutto momento, su quello fisico dipende dalle richieste di un allenatore. Per il tipo di calcio che piace a me, giocato con ritmo, ci vuole una preparazione fisica particolare poi si può vincere in tanti modi, ognuno può scegliere il suo”. Insomma, la Juventus di Igor Tudor, rispetto a quella di Thiago Motta, sembra un’altra squadra, no? 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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