
La prima Juve targata Igor Tudor, ma anche le differenze rispetto a Thiago Motta. e cosa non è andato con l’ormai ex tecnico bianconero Questi gli argomenti principali al centro di Sky Calcio Club, poi ripresi pure dalla versione On Line di Tuttosport. L’analisi parte dal match winner, Kenan Yildiz, che è stato tolto dal mercato da parte del club. Riccardo Montolivo che sottolinea: “Mi piace che Tudor l’abbia rimesso al centro della Juventus, sia come idea di progetto ma anche dal punto di vista tattico: l’ha rimesso in una posizione dove io personalmente lo vedo meglio. Giusto che un giocatore di quel talento giochi libero e sia libero anche di sbagliare come di farci vedere giocate fantastiche come quella del gol”.
Fabio Caressa, analizzando il momento Juve, spiega perché secondo lui le colpe non siano solo da additare a Motta: “Quel che dico è che quando fai una scelta radicale con una persona così, abbiamo detto sempre ‘hombre vertical’, l’uomo della tattica. Quando fai la scelta Motta devi essere consapevole di ciò che prendi. Se sono più critico con chi l’ha preso? Almeno la corresponsabilità di chi l’ha scelto c’è, chi l’ha scelto deve sapere cosa va a scegliere. Come adesso mi auguro per tutti i tifosi della Juve che abbia fatto una scelta giusta con Igor Tudor (ha perso nel frattempo, per infortunio, il difensore Gatti) che tra l’altro era la seconda scelta e lo sappiamo, perché la prima era Roberto Mancini. Mancini era d’accordo per un contratto di 4 mesi che però prevedeva l’automatico rinnovo in caso di piazzamento Champions e gli è stato detto di no. Questi 15 milioni di aumento di capitale sono quelli che servono per pagare il contratto di Thiago Motta, questo è abbastanza acclarato ed evidente, con tutto che la società si è abbastanza esposta dicendo che ne metterà altri 100 se non va in Champions League”. Ebbene, chissà se a Cristiano Giuntoli, direttore tecnico della Juventus, mentre Caressa parlava, mah … fischiavano le orecchie. Motta in fondo la ha scelto e voluto lui.
Stefano Mauri