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Gigi Maifredi: “Thiago Motta alla Juve pensava di essere un Dio in terra. Ma Giuntoli non l’ha aiutato”

L'ex allenatore e opinionista lancia poi la bomba: "La Juventus pensa a Pep Guardiola. Tudor è un traghettatore"

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Intervistato da Libero, Gigi Maifredi, ex tecnico, tra le altre, della Juventus, si è sofferma sulla questione allenatore in casa bianconera: Igor Tudor solo un traghettatore? Penso di sì. La Juventus ha in mente un colpo grosso, ne sono certo. Mancini? No, penso che punterà su un supertop: penso di non sbagliare a dire Guardiola, il migliore di tutti. Un uomo di calcio che qui a Brescia abbiamo conosciuto bene quando giocava e, poi, abbiamo apprezzato tutte le volte che passa in zona. Pep ha voglia di venire ad allenare in Italia, Paese che ama. È l’unico campionato che non ha ancora vinto: in bacheca ha la Liga, la Bundesliga, la Premier. Gli manca lo scudetto. 

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Penso consideri la Vecchia Signora l’eccellenza del nostro calcio”. E su l’ex allenatore bianconero, con trascorsi felici bolognesi come lui, Maifredi non ha dubbi:Come me Thiago Motta è arrivato a Torino credendo di essere Dio in terra e ha sbattuto la faccia contro lo spogliatoio. Il suo errore è stato pensare che alla Juve potesse allenare come a Bologna. Giuntoli non l’ha aiutato, come non aveva aiutato Allegri…”.

 

Stefano Maifredi

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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