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Igor Tudor dà la scossa: “Siamo la Juventus, prima degli schemi ritroviamo l’orgoglio”

Il nuovo trainer juventino è tornato per riprendersi la Vecchia Signora. In passato "pagò" per tornare

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“Siamo la Juventus. Prima ancora di avere, idee e schemi, dobbiamo ritrovare l’orgoglio per dimostrare il nostro valore, lavorando e giocando fino alla fine, anche per la maglia.”

Con queste parole, prima del suo primissimo allenamento, mister Igor Tudor, ereditata la panchina dall’esonerato Thiago Motta ha scosso i calciatori bianconeri. L’edizione On Line de Il Fatto Quotidiano ha rinfrescato il seguente aneddoto: Ricordate quando Tudor nella stagione 2020/2021 era il vice di Andrea Pirlo alla Juventus? Oggi, l’allenatore croato avrà quattro mesi (Mondiale per club compreso) per prendersi la sua “rivincita” personale dopo quella breve ma burrascosa esperienza. Di quell’annata rimangono due coppe vinte (Supercoppa italiana e Coppa Italia), un quarto posto raggiunto in extremis e tanti i contrasti interni con lo staff. A partire proprio da Pirlo che preferiva “confidarsi” con il suo amico di fiducia – collaboratore tecnico dell’epoca – Roberto Baronio. Una situazione che il croato non era riuscito ad accettare fino in fondo dopo aver pagato di tasca sua 150mila euro all’Hajduk Spalato per liberarsi e abbracciare il progetto bianconero. “Quest’anno è stata dura, alla fine ci siamo qualificati per la Champions e abbiamo vinto anche la Coppa Italia, eppure ci hanno cacciato. Non lo trovo giusto. Comunque ho deciso una cosa: non sarò più il vice di nessuno”, aveva rivelato a Sportske Novosti nel giugno 2021.

Stefano Mauri

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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