
“Orlando perché potrai essere tutto ciò che vorrai. Furioso quando ti servirà il coraggio e innamorato quando sceglierai l’amore. Libero di scrivere la tua storia proprio come un vero eroe. Il nostro. Ti aspettiamo Olly”
Così postò via social Veronica Ferraro: imprenditrice, influencer e moglie dell’autore, compositore, produttore e arrangiatore di Bagnolo Cremasco, Davide Simonetta. Giustamente, Veronica Ferraro è al settimo cielo. La gravidanza l’ha resa ancora più luminosa e non vede l’ora di poter stringere tra le braccia il suo piccolo. Su Instagram ha già rivelato il nome del piccolo nascituro: un nome forte, storico e molto importante, scelto con cura da mamma Veronica e, ovviamente, papà Davide Simonetta, famoso e bravissimo “Artigiano della Musica Italiana”.
A proposito, proprio Simonetta, sarà il protagonista dell’Intermeeting, organizzato da Lions Soncino, Lions Crema Serenissima e Leo Tarantasio Terre Cremasche, intitolato: “Come nasce una canzone”. Il tutto è inserito in una cena benefica a favore dell’Associazione Lions Club International, in programma venerdì 28 marzo alle ore 19.45, presso il ristorante Rosetta di Passarera (frazione di Capergnanica, provincia di Cremona). E nella serata, l’autore di tanti brani presentati al festival di Sanremo, si racconterà e spiegherà, appunto, come nasce una canzone. L’iniziativa è aperta a tutti, la cena avrà un costo di 40 euro. La gravidanza di Veronica Ferraro, come hannos critto sulla versione On LIne di Vanity fair, è arrivata con fecondazione assistita. In molti hanno criticato questa scelta, e lei si era sfogata sui social dopo l’ennesimo commento fuori luogo: “I bambini concepiti con la fecondazione assistita sono uguali agli altri. La mia gravidanza è uguale alle altre. Alcuni pensano che esistano gravidanze di serie A e di serie B, come se il modo in cui un bambino viene concepito potesse in qualche modo influire sul suo valore e sulla legittimità della sua esistenza. Il primo tentativo di inseminazione è stato un successo, ma il cammino non è facile. Molte persone passano anni tra speranze, delusioni e sacrifici prima di riuscire ad avere un figlio, e ridurre tutto a un semplice: Ah, ma loro hanno fatto inseminazione” è sminuente e ingiusto”.
Stefano Mauri