
Mister Thiago Motta? Mah, indubbiamente da lui e dalla sua Juventus, ci spettava qualcosina in più, e ma alla Continassa nessuno pensa che sia tutto da buttare via, soprattutto se arriverà, a fine stagione, prima del Mondiale per Club, la qualificazione in zona Champions League. Questo vuol dire che il trainer rimarrà, sulla panchina bianconera, pure la prossima stagione? No, la situazione è fluida a Casa Juve, l’esonero dell’ex tecnico del Bologna, non è arrivato in questi giorni, anche perché non si è trovato un traghettatore per tre mesi ma, se malauguratamente, la svolta sospirata, dovesse non arrivare nemmeno dopo il match col Genoa, il cambio tecnico, mah … diventerebbe inevitabile, presumibilmente con una soluzione esterna tipo la promozione di Massimo Brambilla, o di Francesco Magnanelli, senza dimenticare l’opzione Paolo Montero, oppure la suggestione, suggerita dal giornalista Ivan Zazzaroni, Cesare Prandelli.
Cosa dovrebbe fare Motta ora? Innanzitutto, mettere in discussione qualche su dogma tattico, cambiare modulo passando, magari al 4 – 3 – 3, smussare certi angoli del suo carattere, visto che sussurri danno lo spogliatoio juventino non in sintonia con l’allenatore e dialogare maggiormente appunto coi suoi calciatori e, con il management. L’impressione? La Vecchia Signora ha le carte in mano (Conte, Mancini o De Zerbi?) per cambiare tanto, se non tutto a luglio e, salvo colpi di coda, ripartirà senza Motta, il quale non intende, per il momento, dimettersi. Ma il vero quesito è il seguente: il condottiero tattico italo – brasiliano, il trainer con la valigia pronta, cambierà in pochi giorni, tutto quello che non ha cambiato in un anno?
Stefano Mauri