
“Per la Juve ho pianto”.
Così, il Corriere dello Sport, ha titolato, in prima pagina, una bella intervista esclusiva, concessa al quotidiano da Nicolò Fagoli. Eccone un estratto: “Motta non mi vedeva, a dicembre la decisione di partire per giocare. ‘Fagiolino’ non esiste più, ora c’è Nicolò. Firenze mi ha restituito la felicità, spero di tornare in Nazionale il più presto possibile. Gli errori si commettono e non si ripetono, solo Allegri mi ha dato la possibilità di giocare con continuità. Dopo Genoa e Lipsia Motta non mi ha più considerato.”
Ebbene, Fagioli ha addirittura speso lacrime sincere per la Vecchia Signora e la Juventus, assecondando mister Thiago Motta non si è commossa e ha lasciato and via, oltre a Nicolò, altri talenti, tra i quali, solo per fare due nomi: Nicolò Rovella e il difensore Dean Huijsen. Dopo la sosta per la nazionale, per i bianconeri, la gara contro il Genoa si annuncia decisiva e sarà vietato sbagliare e perdere. In caso contrario, la nuova rivoluzione, anziché partire a giugno, potrebbe decollare a fine marzo. Ah … nelle fila rossoblù genoane milita un altro ex bianconero tosto assai, vale a dire quel Fabio Miretti che, con Motta, magari avrebbe potuto giostrare dietro la punta. Detto ciò, per carità, per fare cassa, qualche giovane (su tutti il pur fortissimo Kean) poteva anche essere ceduto, ma la regola può sempre valere, no?
Stefano Mauri