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La Juve sempre più giù, la società non parla, mister Thiago Motta si vergogna e Alessio Tacchinardi tuona: “Nessun dirigente ha parlato”

La Juventus, confusa e senza leader, eliminata a Torino, ai rigori, dall'Empoli dopo una partita assurda

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Cosa lascia una serata così? Vergogna. Abbiamo fatto un primo tempo… sento vergogna per quello che abbiamo visto nel primo tempo e spero che anche i miei giocatori sentano la stessa cosa, perché possiamo sbagliare qualsiasi cosa, ma non questo atteggiamento. L’atteggiamento nel primo tempo oggi è stato vergognoso: sbaglio io, sbaglio io perché non ho fatto capire ai miei giocatori l’importanza della partita, l’importanza di vestire una maglia come quella della Juventus ed è per questo che non siamo in semifinale, perché non abbiamo meritato sul campo di andare in semifinale“.

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Questa, l’amara analisi, ai microfoni di Mediaset, del tecnico della Juventus Thiago Motta dopo la clamorosa eliminazione nei quarti di finale di Coppa Italia, ai calci di rigore in casa contro l’Empoli. Alessio Tacchiardi, ex centrocampista della Juve, oggi opinionista Mediaset, ha invece commentato così l’eliminazione dei bianconeri: “In una settimana la Juve si è giocata quasi tutta la stagione. Ha perso meritatamente col Psv e meritatamente stasera. Soprattutto nel primo tempo ho visto una Juve stanca e con poca ambizione. Meglio nel secondo tempo, ma l’Empoli ha vinto meritatamente e la Juventus è in forte crisi. Motta l’ho visto furioso e secondo me ha attaccato alcuni giocatori nello specifico, penso che già dalla prossima di campionato si vedranno delle scelte in questo senso. L’ho vista dal vivo col Benfica, questa squadra non sa difendere al di là dell’atteggiamento, non sa correre indietro. E come è possibile che al termine di un’eliminazione così non si sia presentato davanti alle telecamere nemmeno un dirigente?

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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