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Mister Thiago Motta cambia e la Juve perde col Milan la semifinale di Supercoppa

Perché tutte le partire il trainer bianconero toglie Vlahovic?

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È cambiata la formazione della Juventus pochi minuti prima del fischio iniziale di Juventus-Milan. Il fantasista Francisco Conceicao ha infatti accusato un piccolo problema muscolare ed partito dalla panchina (ma senza possibilità di scendere in campo). Al suo posto ha giocato Kenan Yildiz da titolare, come annunciato dal club bianconero sui propri social. Al 21′ del primo tempo il gioiello turco ha anche trasformato il gol che ha portato in vantaggio i bianconeri di Thiago Motta.

Poi però i cambi di mister Thiago Motta sorprendono: fuori un ottimo Mbangula per Cambiaso e Vlahovic per Nico Gonzalez. E la Juve crolla, saltano tutti i riferimenti e il Milan vince, meritatamente per 2 reti a 1, un match che stava perdendo.

Così Motta, allenatore della Juventus, commenta ai microfoni di Mediaset la sconfitta per 2-1 nella semifinale di Supercoppa Italiana contro il Milan: “Non possiamo essere contenti di quello che abbiamo fatto, soprattutto nel primo tempo e nella ripresa non abbiamo chiuso la partita. Per il resto anche il Milan ha fatto molto poco, abbiamo subito due gol e in una partita come questa non possiamo subire due gol. Dovevamo farlo noi e non l’abbiamo fatto”. Rifarebbe i cambi? “Tutte le scelte sono fatte per il bene della squadra, poi sta a voi giudicare anche in base al risultato”. Sconfitta pesante? “Sì, è una sconfitta importante perché avevamo grandi possibilità di passare per arrivare in finale. Dispiace perché oggi dal mio punto di vista avevamo una grande possibilità e non siamo stati capaci”.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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