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Grazie di essere tra la gente Emma Marrone. E “Vita Lenta” sarà l’inno pop del 2025 in arrivo

La Femme Fatale della musica italiana si è raccontata senza sconti e filtri a Vanity Fair

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“Voglio una vita così lo so … Mischiare l’amarezza con un po’ di menta .. Me la bevo così .. con voi ..sempre sotto palco.. carichi meravigliosi e pieni d’amore. Ancora grazie per tutte le emozioni.. A presto. Vi amo”…  

Così postò via social Emma Marrone, reduce da tre  concerti live bestiali, dopo aver rilasciato un’intervista squarciante (eccone uno stralcio: “Rinuncio a un figlio finché in Italia la procreazione assistita non sarà accessibile ai single. Il mio è il corpo di una donna che ha combattuto battaglie tremende e che è sopravvissuta”) sul settimanale Vanity Fair dove si è raccontata senza filtri e sconti.

 

blankAh… intanto è uscito il video musicale di “Vita Lenta”, il pezzone di Emma, tratto dall’album Souvenir Extended Edition. che esplora profondamente il tema dell’evasione e del desiderio di una vita più serena, lontana dal dolore e dalle relazioni soffocanti. Con un mix di sonorità moderne e testi carichi di emozione, la Femme Fatale della musica italiana ci porta in un viaggio personale che risuona con chiunque cerchi pace in una vita spesso troppo frenetica. Quindi: grazie Emma, abbiamo un gran bisogno di Vita Lenta.

 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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