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Fabio Ochoa, ex capo del cartello di Medellin, è tornato in libertà

Fratelli Ochoa e Pablo Escobar

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Fabio Ochoa, ex capo del cartello di Medellin, è tornato in libertà.
Esce dal carcere dopo 25 anni di detenzione negli USA. Era stato condannato a trent’anni per associazione a delinquere finalizzata al possesso e commercio di cocaina negli Stati Uniti. Fabio Ochoa oggi ha 67 anni. Il più giovane dei fratelli Ochoa che negli anni ’70 erano entrati nel cartello di Medellin, sotto la guida di Pablo Escobar.
Fabio, Jorge e Juan si erano da subito distinti per le loro capacità organizzative e dirigenziali, tanto che avevano raggiunto posizioni ai vertici del cartello e creato una forte intesa con Escobar.

E’ notizia di pochi giorni fa quella che rivela la scarcerazione di Fabio Ochoa. Presto verrà espulso in Colombia, suo stato d’origine e da dove per anni ha guidato il commercio internazionale della cocaina.
Negli anni ’80 Fabio Ochoa è stato inserito tra gli uomini più ricchi al mondo dalla rivista Forbes.

Il padre, Fabio Ochoa Restrepo, era anche lui era affiliato al cartello e il coinvolgimento dei suoi tre figli era inevitabile. La storia dei fratelli Ochoa è anche ricordata per la figura di Barry Seal: pilota aereo che si occupava dei trasferimenti della sostanza stupefacente tra i vari stati.
Seal era dipendente della Trans World Airlines, ma nei suoi viaggi nascondeva carichi di marijuana. Viene scoperto e licenziato. Nonostante ciò continua nella sua condotta illegale passando al contrabbando di cocaina proprio per il cartello di Medellin. Qui conosce i fratelli Ochoa e per lungo tempo la collaborazione dà ottimi frutti, fino a quando salta all’occhio il suo doppio gioco: informatore per la DEA (Drug Enforcement Administration) in cambio di protezione.
Pedinato e tenuto sotto controllo, Barry Seal viene successivamente assassinato. Fabio Ochoa ha partecipato al suo omicidio.
Da quel momento in poi i Fratelli Ochoa sono sempre più braccati dalla DEA e, messi alle strette, si trovano costretti a negoziare la resa in cambio della reclusione in un carcere non di massima sicurezza. Jorge e Juan scontano la loro pena in una prigione alle porte di Medellin. I due fratelli sono usciti di prigione nel 1996, dopo una vicenda giudiziaria abbastanza complessa e lunga, ma che ha garantito loro degli sconti di pena.
Juan Ochoa è morto nel 2013 per attacco cardiaco.

Martina Piazza

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Martina Piazza

Martina Piazza, nasce a Moncalieri il 16/7/1983. Cresciuta in una famiglia appassionata di lettura, scrittura e conoscenza, sin da ragazza si è avvicinata ad un mondo letterario fortemente emotivo e di intrecci polizieschi. Dopo il diploma conseguito presso il liceo classico Alfieri di Torino si laurea in Criminologia, con una tesi sul caso Erba, oggi divenuta un saggio letterario edito da Golem Edizioni Torino con prefazione del Procuratore Cuno Tarfusser, “L’Erba dei Vicini, evoluzione di un’indagine”. Ha vinto la prima edizione del premio letterario "Racconti gialli, sezione Campus" indetto da NeRoma Noir Festival 2024. La sua passione è da sempre la Giustizia e l'indagine criminale. Continua infatti gli studi e la ricerca per conseguire la seconda laurea in Giurisprudenza. Attualmente sta approfondendo tematiche legate al carcere e ingiuste detenzioni, una dolorosa piaga per il nostro Paese, attraverso interviste dirette a detenuti e vittime di malagiustizia. Nello stesso tempo, attraverso i suoi canali, si occupa di divulgare temi di cronaca nera e giudiziaria che hanno segnato la storia recente e passata.

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