1700. I fratelli John e William Harpe (o anche Harp o Harper o Earp, il cognome cambiò spesso) nativi scozzesi, emigrarono in America, Nord Carolina.
Dai due rami famigliari nacquero Micajah e Wiley, cugini di primo grado, soprannominati rispettivamente Big Harp e Little Harp. I due cugini erano così uniti e inseparabili che vennero sempre considerati fratelli. Non si divisero, fino alla fine dei loro giorni. Questa forte unione li portò a crescere in simbiosi, tanto da sperimentare tutto insieme, nel bene e nel male. Ed è proprio nel male che si concentrò la loro attenzione, la loro curiosità e la loro voglia di sangue. I fratelli Harpe sono infatti passati alla storia come i primi serial killer americani. Lasciarono dietro di sé un numero indefinito di morti, per il solo piacere di uccidere.
Ma chi erano questi due terribili e temibili personaggi?
Big Harp, Micajah, era alto quasi due metri, grosso e impacciato. Aveva un debole per il tomahawk.
Little Harp, Wiley, era basso, più minuto e più scaltro.
Vestivano di pelli di animali che cacciavano e portavano dei copricapo piuttosto grandi.
Militarono per un certo periodo nell’esercito fedele alla Corona Inglese con lo scopo di sottomettere i coloni americani durante la guerra di indipendenza. In tutto questo lungo periodo il loro interesse non era radicato in un ideale patriottico, ma in un semplice e oscuro desiderio di uccidere, violentare e lasciarsi alle spalle solo morte. Abbandonarono la vita militare poiché un giorno vennero fermati mentre erano intenti a commettere l’ennesimo omicidio. Famelici e bisognosi di trovare altre prede, come animali nervosi, si unirono ad una tribù di indiani Cherokee per poter continuare nella loro missione e sterminare il più alto numero di persone possibili. Erano spinti dall’odio verso il genere umano e nulla poteva fermali.
La loro vita venne segnata anche dalla presenza di due mogli, poi tre, con si sposarono solo in seguito perché non era organizzativamente possibile. Le mal capitate furono scelte e rapite durante le loro scorribande e vissero un infelice destino: picchiate, violentate, umiliate e sempre sottomesse dai due fratelli. Diedero loro diversi figli, ma anche per queste innocenti vite non ci fu un felice epilogo.
La seconda parte della loro terribile esistenza iniziò nei pressi della cittadina di Knoxville, dove si presentarono ai cittadini come contadini. Troppo spesso però fienili e cascine prendevano fuoco, animali sparivano durante la notte e molte cose non erano più come prima. Gli abitanti decisero di organizzare delle ronde che, dapprima, non portarono risultati, poi si arrivò finalmente a capire che la causa di tutto erano i fratelli Harpe. Scoperti, prima di essere catturati, si allontanarono spostandosi lungo le varie città limitrofe: la scia di sangue continuò a seguirli. Il modus operandi era sempre lo stesso: stordire la vittima, eviscerarla, riempire il corpo con pietre varie, richiuderla e lasciarla lungo le rive del fiume o direttamente in acqua cosicché andasse a fondo.
Ecco dunque “i primi Serial Killer americani”.
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Di seguito il link del video sul mio canale Youtube in cui racconto altre due storie di Fratelli Assassini con riferimenti cinematografici. Buona visione! Fratelli assassini, cimema & crime
Il libro L’erba dei vicini. Evoluzione di un’indagine di Martina Piazza – guarda
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