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Thiago Motta tecnico della Juve: “Luiz ha la mia fiducia. Vinciamo, perdiamo e pareggiamo insieme”

Pareggio contro il Cagliari per la Vecchia Signora

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Al rigore di Dusan Vlahovic ha risposto il rigore di Razvan Marin nel finale e col Cagliari per la Juve è finita in pareggio, per 1 rete a 1. Il tecnico della Juventus, Thiago Motta, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine della sfida pareggiata dalla sua squadra: “Già nel primo tempo dopo il gol abbiamo fatto una gestione della partita che non andava bene, perché bisogna continuare ad attaccare. Nel secondo abbiamo creato situazioni da gol non concluse, lasciando la sensazione che il Cagliari la potesse riprendere. Abbiamo fatto quasi tutto noi. Giocando, ma senza creare pericoli loro hanno preso fiducia arrivando a questo rigore alla fine ed anche all’espulsione”.
Cosa si dice ad un attaccante come Vlahovic che gioca bene, segna, ma poi si mangia il 2-0?
 “Niente, perchè alla fine è una situazione di gioco, succede e succederà. Ci sono altre cose che dobbiamo fare molto meglio per poter competere e continuare nel percorso di crescita”.
Ha avuto la sensazione che in questa partita la Juve potesse prendere gol molto più che in altre partite? 
”Dopo il vantaggio abbiamo gestito la partita e dobbiamo migliorare lì. In Serie A le partite sono tutte complicate, indipendentemente dalle squadre che affronteremo. Abbiamo lasciato quel piccolo spazio all’avversario di poter rientrare in partita. Abbiamo fatto fatica a chiudere la partita più che lasciare qualcosa al Cagliari. Douglas Luiz (ha provocato lui il rigore per i sardi padroni di casa, ndr) ha la mia fiducia. Perdiamo, vinciamo e pareggiamo insieme”.

Stefano Mauri 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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