Quindi è arrivato Il terzo pareggio consecutivo per 0-0, per la Juve di Thiago Motta contro il Napoli dell’ex Antonio Conte (in settimana, ricordando il suo passato bianconero si era commosso). Quella alla Stadium si è rivelata una gara intensa, combattuta, con poche occasioni da gol ma con un episodio destinato a far discutere, ovvero quello del retropassaggio di Olivera a Caprile con la punizione in area non fischiata dall’arbitro, a favore della Juventus, team che ha fallito l’occasione più grande con Koopmeiners. Male, tra i bianconeri, Dusan Vlahovic, giustamente sostituito all’intervallo da mister Thiago Motta, con Timothy Weah, esterno (spesso con compiti difensivi, tra l’altro), schierato come falso nueve. Scelta coraggiosa, certo, ma poco redditizia vista la scarsissima produzione offensiva della Juve, al suo terzo pareggio senza reti, dopo i 6 gol nelle prime due partite di campionato contro Como e Hellas Verona. Segno che qualcosa ancora nei meccanismi del tecnico italo-brasiliano non funziona alla perfezione, e forse non solo per colpa dell’ex bomber della Fiorentina. O no?
Stefano Mauri