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Una notte “monella” con una bella ragazza e la Coppa Italia? Lele Adani l’ha fatta

L'ex calciatore della Fiorentina, oggi opinionista, ha svelato l'aneddoto hot

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Una notte: audace, appassionata, caliente, di fuoco in compagnia anche della Coppa Italia? C’è chi l’ha fatto, “coinvolgendo” appunto l’ultimo trofeo vinto dalla Fiorentina, il 13 giugno di 23 anni fa, nel 2001, grazie all’1-1 conquistato, a Firenze, nella finale di ritorno contro il Parma, dopo il successo per 1-0 al Tardini. Ebbene, in quella Fiorentina giocava Lele Adani, oggi opinionista televisivo in Rai, il quale, monello, ha rivelato tutto a Viva el Futbol, il podcast che fa insieme ad Antonio Cassano e Nicola Ventola: “Ci portammo la coppa a cena, rimase in mezzo al tavolo dove tutti cenavano. C’erano parenti, amici», ha spiegato. Mi ricordo benissimo quella serata. Perché dopo la cena, che venne chiaramente prolungata fino alle 2-3 di notte, la coppa sparì. Nessuno sapeva che fine avesse fatto il trofeo appena conquistato, la coppa appena vinta che poi tornò nello spogliatoio il pomeriggio dopo la ripresa degli allenamenti, ma prima venne a casa mia e fu testimone di una notte di fuoco con una ragazza. Passata la nottata, pulita bene come si doveva, l’ho portata linda, lucida e splendente nello spogliatoio della Fiorentina”. Ah che bel tipo è Lele Adani, no?

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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