Lo statutario massimo leggero congolese d’origine, Jonathan “Mamba” Kogasso, italianissimo e speranza della boxe (e’ il bello del pugilato in tutti i sensi) nazionalpopolare, numero 39 della classifica WBC, tornerà quindi sul ring il 13 settembre al Palaoltrepò di Voghera, sua città di residenza. Per l’occasione Kogasso, detentore della cintura mediterraneo WBC, affronterà l’ucraino Serhii Ksendzov per il Mondiale di categoria. Già, Johnny Kogasso, entusiasma e il suo maestro Vincenzo Gigliotti, fuoriclasse della Noble Art nutre pochi dubbi su di lui: “È l’unico in Italia che può ambire a palcoscenici internazionali”. Jonathan a Voghera si è integrato senza problemi, parla cinque lingue: inglese, francese, ovviamente italiano, spagnolo e lingala (la lingua della RD Congo). Lavora all’Università di Pavia, ma non è iscritto come studente. Nota a margine, ormai cittadino italiano (finalmente), come ha scritto mesi fa il quotidiano L’Unita’, In Africa, proprio a Kinshasa, il 30 ottobre del 1974, si tenne l’incontro di boxe forse più raccontato e tramandato tra letteratura e film, il “Rumble in the Jungle”tra Muhammad Alì e George Foreman voluto dal dittatore Mobutu Sese Seko. Johnny però la boxe l’ha incontrata lontano da dove Alì tornò a essere campione del mondo. Ah, in merito al big match del 13 settembre, a Radio 24, Kogasso ha dichiarato di essere, per così dire: “Nato pronto”. E a novembre nuove sfide all’orizzonte col Titolo Italiano.
Stefano Mauri