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Annalisa e Tananai con “Storie Brevi” hanno ricantato l’estate con Davide Simonetta e Paolo Antonacci

E la coppia artistica d'Oro della musica italiana ha le carte in regola per sbancare il Festival di Sanremo 2025

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“Non è la classica hit estiva, il tormentone tipico con la cassa dritta, ma è una canzone non stagionale, un po’ anni Settanta, un pochino alla Nick Cave e Kylie Minogue

(sinergia musicale di metà anni Novanta, ndr): collaborazione questa che apprezzo un sacco. “Storie Brevi” è un mix di sentimenti che spaziano dalla nostalgia alla riflessione sulla superficialità delle relazioni moderne, passando per una forte connessione tra due persone che, come gatti neri, si sentono isolate dal resto del mondo. Sono per così dire in una fase artistica sperimentale, pur restando in ambito Pop ho voglia di cercare altri spunti, di fare cose diverse, di uscire dalla mia comfort zone. Sai che ho collaborato alla realizzazione dell’inno dell’Inter uscito nelle scorse settimane, dopo il ventesimo scudetto interista. Il team nerazzurro è avanti anni luce nel campo della comunicazione”. Ricordate?

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Così, Davide Simonetta: “Artigiano” della musica italiana, produttore, arrangiatore e numero uno degli autori italiani, annunciava “Storie Brevi”, la bellissima canzone estiva atipica, scritta con Paolo Antonacci e cantata da Annalisa e Tananai. Ebbene, il pezzo va fortissimo, piace è ascoltato e in un certo senso ha reinventato il modo di cantare il periodo estivo. Ergo… Chapeau a Annalisa e Tananai, coppia d’oro del cantautorato italiano che, con la canzone giusta (Davide e Paolo hanno le corde giuste per scriverla), potrebbe sbancare il Festival di Sanremo 2025.

Stefano Mauri   

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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