Cosa rende una canzone il tormentone dell’estate? È una domanda che molti si pongono, e la risposta potrebbe risiedere in “Storie Brevi“, la collaborazione tra Tananai e Annalisa Galeotta fu l’Arena di Verona. Ricordate la bella versione di “Tango” dei due artisti, poi riuniti nella nuova sinergia musicale di successo?) che ha conquistato il pubblico italiano e il Disco d’Oro. A proposito, il co autore del brano in oggetto, insieme a Paolo Antonacci (suo testimone di bozze), vicinissimo alla svolta umana e artistica, ecco ha detto le seguenti cose interessanti: “E’ il luogo dove sto meglio in assoluto, dove ho studiato tanto e dove continuo a farlo. Con i Capo Nord, il primo gruppo, provavamo proprio qui: mille esperimenti, mille sogni, come quello di fare il cantante, che poi è naufragato. Le delusioni, i pianti, le risate e i successi. Adesso non tornerei per nulla indietro”. Già, così ha parlato via YouTube, (per un’intervista a Crema News), del suo quartier generale (quasi ex) bagnolese, Davide Simonetta da Bagnolo Cremasco, Artigiano della Musica Italiana, produttore, arrangiatore, compositore e musicista, imminente sposo di Veronica Ferraro (Chiara Ferragni da Cremona sarà la sua testimone invece) è prossimo a trasferirsi a Milano.
E questo crea in lui un po’ di giusta ansia: “Non so cosa succederà a Milano. Il nuovo studio avrà impatti sulla mia vena creativa? Non lo so. Ma io vivo nell’insicurezza. Parto sempre da questa mia situazione interna. L’energia devi creartela tu. Serviranno sicuramente un po’ di canzoni per prendere confidenza dei nuovi spazi e anche per questo il nuovo studio assomiglierà molto a questo. Sarà ovviamente più grande e lì metterò tutti gli strumenti musicali che qui non riescono a trovare posto. Ma questa stanza manterrà una magia, un qualcosa di inspiegabile, credo irriproducibile. Si merita un addio come si deve. La provincia mi mancherà nei suoi aspetti semplici. La passeggiata in centro, la colazione e le chiacchiere di vita quotidiana al bar. I commenti durante una partita di calcio. Il fatto di essere provinciale, che io non perderò mai nella vita, è per me un valore aggiunto che vorrò sempre preservare. Fare le cose con il sorriso, senza secondi fini e con quella semplicità senza infrastrutture”. Particolare non indifferente: il nuovo studio milanese di Davide, prossimo meneghino per amore, beh assomiglia molto a quello di un illustre collega di Simonetta, tra le altre cose, cremasco pure lui in quel di Milano: il maestro Lucio Fabbri.
Stefano Mauri