A mister Antonio Conte, durante la sua presentazione come nuovo allenatore del Napoli, è stato chiesto se altri club lo hanno cercato. Il riferimento era probabilmente al Milan. E sul punto aveva risposto tempo fa anche Ibrahimovic secondo cui al Milan serve un allenatore e non un manager come Conte. Da qui la risposta di Conte in conferenza. “Ibra l’ha stupita quando l’ha definita un manager e non un allenatore”? … “Non sono stupito. Io rispetto tutti, non ricordo bene cosa abbia detto. Io mi considero un manager da un punto di vista tecnico, gestionale, dell’allenamento. Voglio avere voce in capitolo. Magari da un’altra parte questo poteva dar fastidio ecco”.
E sui casi Di Lorenzo e Kvara, (entrambi i calciatori vorrebbero cambiare aria), l’ex trainer della Juve, non ha dubbi: “Sono punti fermi, il club lo sapeva. Il presidente mi ha detto che sarebbero assolutamente rimasti, ma mi dà fastidio che all’esterno ci sia la volontà di far vedere che ci sia confusione o guerra interna. Io dico che c’è chiarezza di idee e una linea da seguire che le cose sono piuttosto semplici. Qui c’è un progetto e non possiamo competere con le solite note per il monte ingaggi ma possiamo farlo creando basi solide, fatte di lavoro e di cultura del lavoro. Quando ho detto che dobbiamo lavorare, ‘Amma faticà’, questa è la verità in assoluto. Qualcuno potrà essere più forte a livello di investimenti ma sulla mentalità e di ammazzare sportivamente chi ci sta davanti, no. Poi sapete che non ho troppa pazienza a fare il comprimario”.
Stefano Mauri