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Ma soprattutto la Juve e gli ex juventini (vedi Beppe Marotta), alla fine, fanno grande l’Inter?

Il calcio italiano, il club nerazzurro in particolare, alla Juventus fanno spesso riferimento. O no?

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Ma quindi è vero che solo gli juventini (nel caso di Conte), la Juve o gli ex juventini (Marotta, Ibra, Trapattoni) fanno grande l’Inter? Tuttosport, astutamente sottolinea che l’ipocrisia che circonda il nostro calcio ci costringe a nuovi aggiornamenti pressochè quotidiani e così dobbiamo registrare l’ostentato e giustificato entusiasmo nerazzurro per la nomina a presidente di Marotta, finalmente riconosciuto come fantastico e lindo dirigente ma in un passato da dimenticare già burattinaio del campionato, losco individuo che celebrava gli scudetti bianconeri contando tutti quelli vinti e stravinti sul campo, turpe dirigente che convinceva le rivali a scansarsi e gli arbitri ad aiutarci, amico di gente poco raccomandabile nella curva Juve più un’altra dozzina di idiozie varie pronunciate proprio da alcuni ultrà col tesserino e da tanti tifosi nerazzurri in quegli anni trascorsi a dirigere i cattivi.

juve

Ovviamente Tuttosport si riferisce ai trascorsi juventini, da Deus Ex Machina vincente, di Beppe Marotta, calciofilo “trombato” (che errore è stato) dalla Vecchia Signora troppo superficialmente nel 2018. E che dire di mister Antonio Conte, manco arrivato è già Messia del Napule. Ebbene, il bravo allenatore salentino, ex capitano della Juve, della truppa bianconera rimane tifoso e soprattutto è una bandiera che splende! Alla fine, la verità che il calcio italiano, l’Inter Milano soprattutto, della Juventus ha un gran bisogno.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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