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Massimiliano Allegri: “Io il parafulmine della Juve. Chi lo farà l’anno prossimo?”

Mister Fabio Capello: “Che peccato lasciare la Juventus così”

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Alla Gazzetta dello Sport, l’opinionista Fabio Capello, grande calciofilo, ha detto la sua sullo show nervosissimo, di Allegri, post Roma: “I numeri sono importanti. E i numeri dicono che la Juventus non vinceva nulla da tre anni ed è tornata ad alzare una coppa con Massimiliano Allegri. Il suo nervosismo mi ha sorpreso perché penso che non si sia trattato solo di un raptus agonistico, c’è evidentemente dell’altro. Max lascia i bianconeri da vincente, ma ha sempre avuto troppe critiche anche quando vinceva scudetti in serie.

blankHa conquistato una coppa, ma sentito che l’aria attorno a sé stava cambiando ed ecco lo sfogo: più una reazione di orgoglio che un raptus agonistico. Ma è un peccato, e’ un addio triste alla Juve”. Già, Massimiliano Allegri non sarà l’allenatore della Juventus nella prossima stagione. E rischia di non finire nemmeno questa. La sfuriata nei confronti del direttore sportivo Cristiano Giuntoli dopo la vittoria nella finale di Coppa Italia sta portando il club a riflettere sul licenziamento per giusta causa come ha scritto Open. O a fare pressione sull’allenatore, visto che il suo contratto prevedeva un altro anno di ingaggio e i costi comprensivi di staff ammonterebbero a 18-20 milioni. Al suo posto è pronto Thiago Motta. Intanto lui si sfoga in un retroscena: “Per fortuna tra poco sarà tutto finito. È stato un miracolo concludere la stagione così. Io delegittimato con i giocatori, meritavo più chiarezza. Quest’anno sono stato io il parafulmine. Vediamo chi lo sarà il prossimo”.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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