“Stiamo portando a termine l’aumento di capitale, iniziativa fondamentale per porre le basi di un progetto di sostenibilità e competitività nel prossimo triennio”.
Così, durante un incontro con gli sponsor, l’amministratore delegato della Vecchia Signora Scanavino ha parlato, anticipando che nelle casse sociali juventine arriverà a breve l’ultima trance da 127 milioni per la gestione corrente, mossa che completerà un’immissione di liquidità pari a 900 milioni in quattro anni da parte dell’azionista di riferimento. Nelle intenzioni del club, il piano triennale accennato da Maurizio Scanavino prevede la destinazione di gran parte delle risorse figlie della partecipazione alle coppe e dei ricavi commerciali al rafforzamento della squadra, e non più alla copertura delle perdite di bilancio. La Juve, insomma, avrà più potere contrattuale nell’acquisto dei calciatori pur continuando a limare il monte ingaggi.
E così facendo, nel 2026 la squadra dovrebbe presentarsi ai nastri di partenza con una sana e giustificata ossessione per il tricolore e fare più strada possibile nelle coppe, per arrivare così al 2027 a tornare a essere il team vincente che era durante il primo interregno tecnico firmato da mister Massimiliano Allegri, trainer sì vincente, ma, salvo colpi di scena, con le valigie in mano. Ricordate il mistico mantra della Triade Bianconera composta da Moggi, Giraudo e Bettega? ‘Vendere per compare’ era il saggio principio che alimentava ogni calciomercato della Juventus e si tornerà ad agire in tal senso, vale a dire, ogni entrata sarà preceduta da un’uscita secondo un chiaro principio orientato all’autosostenibilità. Grazie alle cessioni verranno finanziati gli acquisti che il direttore sportivo Cristiano Giuntoli dovrà centrare per rinforzare la squadra. E nelle voci in entrata, intriga un sacco il tuttocampista Teun Koopmeiners che lascerà l’Atalanta a giugno.
Stefano Mauri