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Censura? Ma non è che, semplicemente Chiara Ferragni vuol difendersi dagli insulti social?

Per carità: se ha sbagliato, l'imprenditrice digitale di Cremona, pagherà. Ma i processi si fanno nei tribunali, no?

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Chiara Ferragni

è finita (sta diventando come la Juventus l’influencer di Cremona: è sempre messa in mezzo alle polemiche) quindi e di nuovo al centro della polemica subito dopo essere sbarcata su Telegram. Intanto la crisi con Fedez si ingrossa, coi FerragnEx che pubblicano, separati e mai insieme, foto dei figli di spalle e, altri accorgimenti che fanno pensare ad accorgimenti presi coi rispettivi legali. E mentre tutto scorre, o quasi, l’imprenditrice digitale di Cremona, prova a percorrere altre strade, su una nuova piattaforma social,

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E’ infatti partita l’operazione Telegram, ‘Chiara’s most loyal’, con appositi filtri nei commenti e con determinati termini bannati automaticamente. Per carità, ognuno fa bene a pensare e dire, senza insultare però, quel che crede, ma forse più che applicare una forma, sottile di censura, Chiara, sta soltanto provando a difendersi dagli insulti che, spesso e volentieri, la giungla social le riserva.

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Chiara Ferragni (non è il diavolo), pronta a collaborare con la giustizia, è al centro di indagini e di processi e se ha sbagliato, giustamente pagherà. I processi però si fanno solo nei tribunali. O no?

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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